Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Alex Baiocco e Michele Di Rosa, due giovani coinvolti nel noto caso del cavo d’acciaio teso a Milano, hanno recentemente ottenuto una riduzione della pena e una modifica delle misure cautelari. Il giudice per le udienze preliminari di Milano, Sonia Mancini, ha infatti deciso di concedere gli arresti domiciliari a Baiocco e di revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari per Di Rosa, che adesso torna libero.
Blocco stradale e pericolo per l’incolumità: l’arresto di Alex Baiocco e Michele Di Rosa
‘episodio della notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi
La vicenda risale alla notte tra il 3 e il 4 gennaio dello scorso anno, quando Baiocco e Di Rosa, all’epoca rispettivamente di 24 e 18 anni, insieme a un terzo complice minorenne, avevano teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano. ‘estremo del cavo era stato legato alla pensilina di un autobus e l’altro a un palo della segnaletica verticale, mettendo in pericolo soprattutto motociclisti e ciclisti che transitavano nella zona.
Baiocco era stato fermato quella notte stessa, mentre Di Rosa si era costituito pochi giorni dopo. Entrambi i giovani erano stati arrestati per blocco stradale e avevano affrontato un processo con rito abbreviato. Baiocco era stato condannato a tre anni di reclusione, mentre Di Rosa aveva patteggiato una pena a 2 anni e 6 mesi.
Le indagini coordinate dal pm Enrico Pavone
La richiesta di rinvio a giudizio con il rito immediato
Le indagini sul caso erano state coordinate dal pubblico ministero di Milano, Enrico Pavone, che aveva chiesto per i due giovani il rinvio a giudizio con il rito immediato. Tuttavia, i rispettivi difensori avevano optato per il rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna.
Durante il processo, sia Baiocco che Di Rosa si erano pentiti del loro gesto e avevano chiesto scusa davanti al giudice.
La riduzione della pena e le nuove misure cautelari
La decisione del gup Sonia Mancini: arresti domiciliari per Alex Baiocco e revoca della misura cautelare per Michele Di Rosa
Dopo l’udienza della settimana scorsa, i rispettivi difensori dei giovani avevano avanzato delle richieste di scarcerazione. Il gup di Milano, Sonia Mancini, ha quindi deciso di concedere gli arresti domiciliari a Baiocco, riducendo la pena che dovrà scontare fuori dal carcere. Per quanto riguarda Di Rosa, invece, il giudice ha deciso di revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari, permettendogli di tornare libero.
Il pentimento e il perdono: la possibilità di una seconda chance
‘importanza di riflettere sulle proprie azioni e di imparare dai propri errori
Il caso di Alex Baiocco e Michele Di Rosa pone l’attenzione sull’importanza di riflettere sulle proprie azioni e di imparare dai propri errori. due giovani, dopo aver commesso un gesto pericoloso e irresponsabile, si sono pentiti e hanno chiesto scusa, dimostrando di aver preso coscienza.