Liberiamo Kshamenk: l’orca in cattività nel delfinario sudamericano

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Liberiamo Kshamenk: l'orca in cattività nel delfinario sudamericano - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2024 by Redazione

L’Italia si unisce alla petizione per la liberazione di KShamenk, l’orca prigioniera da 24 anni

L’orca KShamenk, l’unica orca in cattività del Sud America, è prigioniera nell’acquario di Mundo Marino a Buenos Aires dal 1992. Da allora, nuota da sola nella vasca, condividendola solo con un delfino. La sua triste storia è stata riportata all’attenzione degli italiani grazie a una petizione lanciata su change.org, che ha già raccolto quasi 12 mila firme in pochi giorni. La petizione chiede la liberazione di KShamenk, definendola “l’orca dimenticata” e sottolineando la sua sofferenza. “Credo fermamente che ogni firma può fare la differenza”, si legge nel testo della petizione.

La speranza di un trasferimento in un santuario marino

Nel novembre dello scorso anno, ben 700 mila persone avevano firmato un’altra petizione per la chiusura dei parchi acquatici e la liberazione di KShamenk. La speranza era che l’orca potesse essere trasferita in un santuario marino, dove avrebbe potuto vivere in semilibertà per il resto dei suoi giorni. Tuttavia, Mundo Marino, l’acquario di Buenos Aires, sembra non essere d’accordo. L’acquario continua a sfruttare KShamenk per spettacoli a pagamento e sostiene che l’orca non abbia bisogno di un altro luogo in cui vivere. Secondo l’acquario, KShamenk sta bene e non mostra segni di stress, nonostante le denunce delle associazioni animaliste nel corso degli anni. L’acquario nega anche di aver acquistato o catturato l’orca per scopi di intrattenimento, affermando che l’orca è stata recuperata in mare dopo essersi spiaggiata con un gruppo di orche e che non è stato possibile rilasciarla in natura a causa della sua dipendenza dagli esseri umani e della sua incapacità di alimentarsi autonomamente.

La lotta per la liberazione di KShamenk continua

Nonostante la resistenza di Mundo Marino, la lotta per la liberazione di KShamenk continua. La petizione su change.org ha ottenuto un notevole sostegno in pochi giorni, dimostrando l’interesse e la preoccupazione del pubblico per il benessere dell’orca. La speranza è che la pressione pubblica e internazionale possa portare a un cambiamento e consentire a KShamenk di vivere gli anni che le rimangono in un ambiente più adatto alle sue esigenze. Come sottolineato nella petizione, ogni firma conta e può fare la differenza per la liberazione di questa creatura meravigliosa.

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