Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Liliana Segre: “Non mescolare il 27 gennaio con la situazione a Gaza”
La senatrice a vita Liliana Segre ha preso la parola al Memoriale della Shoah di Milano durante un incontro dedicato alla memoria della deportazione dalla stazione di Milano. Durante il suo intervento, Segre ha espresso il suo disappunto per il modo in cui il 27 gennaio, Giorno della Memoria, è stato strumentalizzato da coloro che hanno cercato di mettere in discussione l’evento a causa della situazione a Gaza. Ha dichiarato: “Trovo sbagliato mescolare cose completamente diverse, come hanno fatto tanti che hanno pensato di mettere in discussione il 27 gennaio per quello che sta succedendo a Gaza”. Segre ha sottolineato che il 27 gennaio non è un giorno dedicato agli ebrei, ma serve a ricordare agli europei un crimine europeo e agli italiani un crimine italiano.
Condannare il “male assoluto” senza comprendere le cause
Durante il suo discorso, Liliana Segre ha sottolineato l’importanza di comprendere le cause che hanno portato al “male assoluto”. Ha affermato: “Si è giustamente parlato di ‘male assoluto’; ecco, io penso che occorra riflettere sul fatto che non si arriva così un giorno, per caso, a un ‘male assoluto’. Ci si arriva attraverso un lungo percorso, nel quale ogni passaggio è funzionale a rendere possibile, a rendere accettato, a rendere addirittura condiviso da molti quel male”. Segre ha sottolineato che condannare solo il “male assoluto” senza condannare la catena di eventi che lo ha reso possibile non avrebbe senso.
La speranza nella cultura
Liliana Segre ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza della cultura come fonte di speranza. Ha fatto riferimento alla biblioteca presente presso il Memoriale della Shoah di Milano, definendola una cosa straordinaria. Ha affermato: “Vuol dire che nella cultura c’è una grande speranza”. Segre ha sottolineato che nonostante il suo pessimismo riguardo al ricordo della Shoah, la presenza di una biblioteca aperta a tutti rappresenta una speranza. Ha concluso dicendo: “La salvezza è nel libro”.
In conclusione, Liliana Segre ha espresso la sua opinione sul mescolare eventi storici come la Shoah con la situazione attuale a Gaza. Ha sottolineato l’importanza di comprendere le cause che hanno portato al “male assoluto” anziché limitarsi a condannarlo. Infine, ha evidenziato la speranza che la cultura può offrire, come dimostrato dalla biblioteca presente presso il Memoriale della Shoah di Milano.