Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Incremento del linguaggio d’odio sulla piattaforma X
Il linguaggio d’odio ha registrato un incremento del 50% sulla piattaforma X, a seguito dell’acquisizione da parte del miliardario Elon Musk. Questo dato emerge da uno studio condotto dall’Università della California, Berkeley, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Public Library of Science.
Metodologia della ricerca
La ricerca ha impiegato tecnologie di intelligenza artificiale per analizzare in modo casuale i post contenenti espressioni o termini associati all’incitamento all’odio in lingua inglese. Il periodo di osservazione è compreso tra l’ottobre 2022, mese in cui Musk ha acquisito l’ex Twitter, e il giugno 2023, quando ha lasciato la carica di CEO, ruolo successivamente assunto da Linda Yaccarino. Durante questo intervallo, è emerso che il numero di “Mi piace” sui post contenenti insulti di natura omofobica, transfobica e razzista è aumentato del 70%. Inoltre, il rapporto ha evidenziato che, contrariamente agli impegni pubblici di Musk di ridurre la presenza di bot e account non autentici, la loro quantità non ha mostrato segni di diminuzione.
Commento dell’autore principale
L’autore principale dello studio, Daniel Hickey, ha sottolineato l’importanza di monitorare la diffusione di discorsi d’odio e attività non autentiche sulle piattaforme social . “Questi contenuti possono generare divisioni nel panorama informativo. È fondamentale comprendere quando la moderazione dei contenuti è efficace e quando, invece, fallisce”, ha dichiarato Hickey.
Riflessioni
L’analisi condotta dall’ Università della California mette in luce le sfide che le piattaforme social devono affrontare nel gestire contenuti problematici e nel mantenere un ambiente online sicuro e rispettoso. Con l’aumento della polarizzazione e delle tensioni sociali, il ruolo delle piattaforme nella moderazione dei contenuti diventa sempre più cruciale. In un contesto in cui la libertà di espressione è spesso messa in discussione, è essenziale trovare un equilibrio tra il diritto di esprimersi e la necessità di prevenire l’incitamento all’odio.