Liris (Fdi): Investimenti sanitari e territorio per vitiligine e malattie autoimmuni

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Liris (Fdi): Investimenti sanitari e territorio per vitiligine e malattie autoimmuni - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Investire nella cura della vitiligine: un nuovo approccio per ridurre i costi sanitari

Il senatore Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia ha partecipato alla presentazione del Manifesto con i 5 punti per i diritti dei pazienti affetti da vitiligine, sottolineando l’importanza di un cambio di paradigma nella gestione di patologie rare come questa. Secondo Liris, “affrontare le patologie significa investire” e non considerarle solo come un costo per il sistema sanitario. La vitiligine, come molte altre patologie autoimmuni, può avere un impatto sociale significativo se non viene curata adeguatamente. Le complicanze associate, come la tiroidite autoimmune e la gastrite autoimmune, possono portare a problemi di salute più gravi e a un coinvolgimento sociale impattante, come la depressione o la necessità di ricorrere alla psicoterapia.

Liris sostiene che la sostenibilità dei costi sanitari può essere raggiunta attraverso un approccio tempestivo e mirato alle patologie autoimmuni come la vitiligine. Questo richiede investimenti specifici nella ricerca e nella cura dei pazienti, creando reti e percorsi che coinvolgano sia i medici di medicina generale che gli specialisti. Secondo il senatore, questi investimenti sarebbero molto più moderati rispetto ai costi indiretti che derivano dalla mancata cura della malattia.

Per raggiungere questi obiettivi, Liris ritiene fondamentale un coordinamento generale da parte del Ministero della Salute, che fornisca indicazioni chiare alle Regioni. Le Regioni, a loro volta, devono essere in grado di interpretare e attuare rapidamente queste indicazioni, creando reti e percorsi terapeutici all’interno del sistema sanitario regionale. Liris fa riferimento all’esempio della Regione Abruzzo, che è stata la prima a adottare un ordine del giorno su questo processo.

L’obiettivo finale è quello di inserire la vitiligine nel registro delle patologie croniche e autoimmuni e nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Liris sottolinea che, sebbene siano stati stanziati 3 miliardi di euro in più quest’anno per il sistema sanitario e la ricerca, saranno necessari ulteriori investimenti. Tuttavia, è importante non solo la quantità di fondi stanziati, ma anche come vengono utilizzati. La nuova medicina richiede un’interpretazione rapida e accurata dei progressi scientifici e tecnologici da parte dei legislatori, al fine di garantire terapie innovative e migliori cure per i pazienti.

In conclusione, investire nella cura della vitiligine e di altre patologie rare richiede un cambio di paradigma che metta al centro la salute del paziente anziché solo i costi sanitari. Questo approccio richiede una regia generale da parte del Ministero della Salute, il coinvolgimento attivo delle Regioni e investimenti mirati nella ricerca e nella cura dei pazienti. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da vitiligine e ridurre i costi a lungo termine per il sistema sanitario.

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