Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
La Commissione europea chiude la procedura Tris sulla legge sulla carne coltivata
La Commissione europea ha annunciato la chiusura della procedura Tris relativa alla legge italiana sulla carne coltivata. Questa decisione conferma la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Unione Europea in materia di mercato interno. Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha commentato la notizia in una nota, affermando: “La Commissione europea ha concluso la procedura Tris, confermando la compatibilità della legge sulla carne coltivata con il diritto dell’Unione Europea”.
Nessuna procedura di infrazione o richiesta di abrogazione
Secondo il ministro Lollobrigida, la chiusura della procedura Tris significa che non ci sarà alcuna procedura di infrazione e l’Italia non sarà richiesta ad abrogare la legge sulla carne coltivata. Il ministro ha sottolineato che la Commissione europea ha richiesto solo di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali. Inoltre, ha chiarito che spetta ai giudici nazionali, durante l’applicazione della legge, valutare la sua compatibilità con il diritto dell’Unione Europea.
Competenza dei giudici nazionali nell’applicazione della legge
Come per tutti i provvedimenti che entrano in vigore in Italia, il ministro Lollobrigida ha sottolineato che spetta ai giudici nazionali, durante l’applicazione della legge sulla carne coltivata, valutare la sua compatibilità con il diritto dell’Unione Europea. Questo ulteriore vaglio di compatibilità è fondamentale per garantire il rispetto delle norme europee e il corretto funzionamento del mercato interno.
In conclusione, la Commissione europea ha chiuso la procedura Tris sulla legge italiana sulla carne coltivata, confermando la sua compatibilità con il diritto dell’Unione Europea. Non ci sarà alcuna procedura di infrazione o richiesta di abrogazione da parte dell’Italia. Spetta ai giudici nazionali valutare la compatibilità della legge con il diritto dell’Unione Europea durante la sua applicazione.