Il sindaco di Corato, Corrado Debenedittis, sostiene che oggi c’è un urgente bisogno di verità e trasparenza, piuttosto che di rumorosi e retorici silenzi, in cui spesso rischiano di confondersi vittime e responsabili. Queste parole arrivano a pochi giorni dall’ottavo anniversario dell’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta a binario unico tra Andria e Corato, nel nord Barese, che causò la morte di 23 persone.
Il sindaco Debenedittis spiega che, sul piano socio-culturale, ritiene prematura l’istituzione di una giornata del ricordo, come invece è stata fatta dal Comune di Andria. Secondo il sindaco, l’istituzione di tali giornate deve emanare da una consapevolezza delle generazioni successive, poiché una giornata istituita da chi ha vissuto direttamente gli eventi potrebbe scomparire con il passare del tempo.
Tra le vittime dell’incidente ferroviario c’era anche Francesco Tedone, e la sua famiglia ha deciso di commemorarlo con una manifestazione chiamata Komorebi, dedicata alla sua passione per la cultura giapponese. Il sindaco aggiunge che l’Amministrazione comunale ha sostenuto l’iniziativa con un contributo economico di 8mila euro e che la giunta ha deliberato la costituzione di parte civile del Comune nel processo di appello.
2. Andria: Andria è un’altra città italiana situata nella provincia di Bari, anche essa coinvolta nell’incidente ferroviario del 2016. Il Comune di Andria ha istituito una giornata del ricordo in memoria delle vittime, una mossa che il sindaco di Corato sembra non ritenere necessaria al momento.
3. Incidente ferroviario del 12 luglio 2016: L’incidente ferroviario che ha avuto luogo tra Andria e Corato il 12 luglio 2016 ha causato la morte di 23 persone. Questo evento ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale e ha sollevato questioni importanti riguardo alla sicurezza ferroviaria e alla responsabilità.
4. Francesco Tedone: Francesco Tedone è una delle vittime dell’incidente ferroviario citato nell’articolo. La sua famiglia ha organizzato una manifestazione chiamata Komorebi per commemorarlo, riflettendo sulla sua passione per la cultura giapponese. Il coinvolgimento della famiglia di Tedone e l’iniziativa della commemorazione mostrano il desiderio di onorare la sua memoria e di portare avanti la sua eredità.
Questo articolo mette in luce la necessità di affrontare il passato, onorare le vittime degli eventi tragici e lavorare per la giustizia e la trasparenza. Mostra anche come le comunità locali affrontino e reagiscano a tragedie e incidenti che hanno un impatto duraturo sulla loro storia e identità.
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