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L’Uap chiede al Governo chiarimenti sui fondi per screening di prevenzione nelle farmacie

Il dibattito su come vengono gestiti e distribuiti i fondi per la salute pubblica in Italia solleva interrogativi significativi. In un contesto di crescente preoccupazione riguardo alla sostenibilità del sistema sanitario, l’Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità Privata si fa portavoce della necessità di assicurare chiarezza sui criteri utilizzati per l’attribuzione dei fondi destinati agli screening di prevenzione nelle farmacie. La presidente dell’Uap, Mariastella Giorlandino, esprime richieste specifiche e urgenti al Governo, sottolineando la necessità di una regolamentazione equa e trasparente.

La richiesta di mantenimento del nomenclatore tariffario e dei Lea esistenti

Le preoccupazioni dell’Uap sul nomenclatore tariffario

Mariastella Giorlandino ha scritto una lettera agli organi competenti per chiedere il mantenimento del nomenclatore tariffario del 2012 e dei livelli essenziali di assistenza con un’adeguata indicizzazione del 75% a partire dal 2025. Questa richiesta giunge in un periodo in cui il settore della sanità privata e pubblica sta affrontando sfide significative, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità economica delle strutture. La presidente dell’Uap avverte che qualunque alterazione del nomenclatore potrebbe avere ripercussioni gravi non solo sulle strutture private, ma anche sugli ospedali pubblici, alcuni dei quali sono già sotto piano di rientro.

Impatto sul sistema sanitario

L’accento posto dalla Giorlandino su questo tema non è casuale; il mantenimento dell’attuale nomenclatore tariffario è cruciale per garantire la continuità dei servizi forniti dalle strutture sanitarie. La modifica dei criteri tariffari potrebbe portare a una riduzione della qualità assistenziale, e di conseguenza, a un deterioramento della percezione dei servizi sanitari. La tensione tra finanziamenti pubblici limitati e le necessità di una crescente domanda di servizi sanitari pone una sfida delicata da affrontare e richiede un approccio strategico e ben ponderato.

Chiarimenti richiesti sulla distribuzione dei fondi per gli screening

Fondi destinati agli screening di prevenzione nelle farmacie

Uno dei punti centrali sollevati dall’Uap riguarda la distribuzione dei fondi per gli screening di prevenzione, che attualmente avviene in modo autonomo da parte delle Regioni. Giorlandino chiede chiarimenti alla Ragioneria dello Stato riguardo alla provenienza di questi fondi e ai criteri di attribuzione utilizzati. La questione è particolarmente delicata, poiché alcune farmacie avrebbero ricevuto fondi senza garantire requisiti minimi di professionalità e competenza del personale svolgente le prestazioni sanitarie. La mancanza di responsabilità civile e penale per eventuali errori diagnostici solleva interrogativi in merito all’adeguatezza di questi fondi per servire nel modo più efficiente il cittadino.

Contratti e responsabilità

La preoccupazione di Giorlandino è che la mancanza di standardizzazione possa portare a un uso inadeguato dei fondi, minando la qualità degli screening. La situazione attuale evidenzia una contraddizione rispetto alle affermazioni secondo cui il sistema sanitario italiano soffrirebbe di carenza di fondi. Infatti, mentre si segnala la necessità di ridurre i costi per le strutture private accreditate e per gli ospedali pubblici – che operano in un contesto di prezzi congelati dal 1991 – si cerca di canalizzare risorse significative verso le farmacie.

Richieste di trasparenza e controllo

Chiarimenti al Mef e nomina di un organismo di controllo

In conclusione della sua lettera, la presidente dell’Uap sollecita chiarimenti al Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla destinazione dei fondi dal 2024, utilizzati per indicizzare le strutture sanitarie. Giorlandino sottolinea che, secondo indicazioni precedenti, sarebbe stata prevista una dispensa sui tetti di budget negli anni futuri. Tali misure avrebbero permesso una certa flessibilità e adattamento ai cambiamenti dell’ambiente sanitario.

In aggiunta, Giorlandino invoca un monitoraggio rigoroso. Propone la nomina di un organismo che possa garantire il rispetto delle norme nazionali da parte delle Regioni riguardante l’erogazione dei finanziamenti. Con il sistema sanitario ben definito e controllato, si potrebbe riuscire a evitare disparità economiche e a garantire un’assistenza sanitaria più equa e di qualità per tutti i cittadini.

Questa situazione rende evidente la necessità di un dialogo costante e produttivo tra tutte le parti interessate al fine di garantire un sistema sanitario efficace, sostenibile e accessibile.

Luisa Pizzardi

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