Il talk show “Che Tempo Che Fa” è ormai un appuntamento fisso per gli amanti della televisione italiana. Ogni domenica su Nove, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto intrattengono il pubblico con le loro interviste e la loro ironia. In particolare, Luciana Littizzetto ha dedicato l’ultima puntata alla denuncia dei diritti negati alle mamme lavoratrici.
La letterina di Luciana Littizzetto è stata ispirata dalla storia di Francesca Dell’Aquila, consigliera di Monza, costretta a dimettersi dopo essere diventata mamma perché non le era stato concesso lo smartworking. Questo caso ha messo in luce le disparità nel mondo del lavoro quando una donna resta incinta, sia in Italia che all’estero.
Luciana Littizzetto ha sottolineato l’importanza di garantire i diritti alle mamme lavoratrici. Ha ironizzato sul fatto che se il governo vuole aumentare la natalità, è necessario supportare le donne che desiderano avere figli. Ha affermato: “La maternità è un fenomeno naturale che avviene da Eva in poi, quindi se una donna viene da te e dice ‘aspetto un bambino’, è normale“. Ha anche fatto riferimento agli amministratori delegati delle aziende, sottolineando che anche loro hanno avuto una mamma e dovrebbero quindi comprendere la situazione.
Luciana Littizzetto ha evidenziato come la tecnologia possa essere di aiuto per le mamme lavoratrici in alcuni lavori “digitali”, ma non in quelli più faticosi e non digitalizzati. Ha sottolineato che il tempo da dedicare al lavoro è sicuramente minore a causa delle condizioni fisiche, ma ha anche ironizzato sul fatto che molti uomini passano la maggior parte del tempo in ufficio facendo altro, come parlare del fantacalcio.
Luciana Littizzetto ha concluso la sua letterina sottolineando l’importanza del rispetto e dell’aiuto alle mamme lavoratrici. Ha raccontato di una foto inviatale da un conoscente che ritraeva una donna incinta in Giappone, con un badge che segnalava la sua gravidanza ai passeggeri della metropolitana. Ha sottolineato l’importanza di non schiacciare, spingere o strattonare le donne in gravidanza e ha invitato tutti a essere più attenti e disponibili verso di loro.
In conclusione, Luciana Littizzetto ha denunciato le ingiustizie subite dalle mamme lavoratrici e ha invitato tutti a rispettarle e ad aiutarle. Ha sottolineato che il caso di Francesca Dell’Aquila è solo uno tra milioni di casi simili e che è necessario fare di più per garantire i diritti delle donne che diventano madri.
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