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Luciano Mancini, ex membro della banda della Magliana, muore

È morto Luciano Mancini, ex membro della banda della Magliana

È deceduto a Roma Luciano Mancini, noto come “er Principe”, ex esponente della banda della Magliana. Mancini, che aveva 88 anni, era stato coinvolto in passato nell’investimento dei capitali provenienti dall’organizzazione criminale. La notizia della sua morte ha generato confusione a causa di un errore di comunicazione legato al fatto che condivideva lo stesso cognome con Antonio Mancini, un collaboratore di giustizia ancora vivo e anch’egli membro della banda della Magliana.

Una morte che ha generato confusione

La morte di Luciano Mancini ha suscitato confusione a causa di un equivoco nella comunicazione. Suo figlio, Massimiliano, ha chiarito che l’errore è stato causato dal fatto che suo padre aveva lo stesso cognome di Antonio Mancini, un altro membro della banda della Magliana che è ancora vivo e collabora con la giustizia. Massimiliano ha affermato: “In queste ore, nel dare conto della morte di mio padre, Luciano, c’è stato un errore di comunicazione, legato al fatto che il mio papà aveva lo stesso cognome del collaboratore di giustizia Antonio Mancini, anche lui componente della banda della Magliana, il quale invece è vivo“.

Un ex esponente della banda della Magliana

Luciano Mancini, conosciuto come “er Principe”, è stato un ex membro di spicco della banda della Magliana, un’organizzazione criminale attiva a Roma negli anni ’70 e ’80. La banda della Magliana era coinvolta in una serie di attività illegali, tra cui traffico di droga, estorsioni e omicidi. Mancini era stato considerato un investitore dei capitali provenienti dall’organizzazione criminale. La sua morte ha riportato l’attenzione su questa banda criminale che ha segnato una parte oscura della storia di Roma.

In conclusione, Luciano Mancini, ex esponente della banda della Magliana, è deceduto a Roma all’età di 88 anni. La notizia della sua morte ha generato confusione a causa di un errore di comunicazione legato al fatto che condivideva lo stesso cognome con un altro membro della banda della Magliana ancora vivo. Mancini era stato coinvolto in passato nell’investimento dei capitali provenienti dall’organizzazione criminale. La sua morte riporta l’attenzione su questa banda criminale che ha segnato una parte oscura della storia di Roma.

Redazione

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