Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Il 29 settembre, il Teatro Villa Pamphilj di Roma ospiterà “Lumen”, un’opera che unisce danza, poesia e scienza, scritta e interpretata da Annarita Colucci, con la regia assistita di Roberto Andolfi. Questo spettacolo, prodotto da Illoco Teatro, celebra la straordinaria vita di Marie Curie, una delle scienziate più influenti del Novecento. Attraverso un monologo evocativo, “Lumen” esplora i temi del coraggio, della lotta contro i pregiudizi e dell’importanza della scienza, offrendo così un tributo alla resilienza umana di fronte alle sfide.
La vita di Marie Curie: una biografia ispiratrice
I primi passi nella scienza e la migrazione a Parigi
Marie Curie, originariamente Marie Sklodowska, nasce a Varsavia nel 1867. Fin dalla gioventù, affronta i pregiudizi della società polacca, dove l’accesso all’istruzione per le donne è estremamente limitato. Perseguendo il suo desiderio di apprendimento, decide di trasferirsi a Parigi, dove finalmente può iscriversi all’università. Questa scelta segna l’inizio del suo straordinario percorso scientifico. Il trasferimento è un atto di coraggio che la condurrà verso traguardi inimmaginabili, mentre lotta non solo per la sua educazione, ma anche per il rispetto e la parità di genere.
L’incontro con Pierre Curie e il premio Nobel
Durante il suo soggiorno a Parigi, Marie incontra Pierre Curie, con il quale condivide non solo una vita coniugale ma anche una brillante carriera scientifica. Insieme, scoprono i due elementi chimici polonio e radio e, nel 1903, entrambi ricevono il premio Nobel per la fisica. Marie diventa così la prima donna a vincere questo prestigioso riconoscimento, un traguardo che le apre nuove porte nella comunità scientifica. Nel 1911, ella diventa anche la prima persona a ricevere un secondo premio Nobel, questa volta per la chimica. La sua carriera è costellata di successi, ma è il suo spirito indomito che prevale, dimostrando che, nonostante le avversità, la determinazione permette di raggiungere alte vette.
L’eredità di Marie Curie: simbolo di coraggio e determinazione
Marie Curie non è solo una pioniera della fisica; è anche un simbolo di forza, perseveranza e resistenza. La sua affermazione, “Non dobbiamo avere paura di qualcosa, dobbiamo solo comprenderla”, riassume la sua vita e il suo approccio alla scienza. Ha affrontato pregiudizi e ostacoli, emergendo comunque come una delle figure più rispettate nel campo scientifico. La sua eredità continua a ispirare generazioni di donne e uomini, dimostrando che la passione e la determinazione possono superare qualsiasi barriera.
Lo spettacolo “Lumen”: un’esperienza multisensoriale
L’unione di danza, teatro e scienza
“Lumen” non è solo un omaggio alla scienza e alla vita di Marie Curie; è un connubio di diverse forme artistiche. Utilizzando il linguaggio del teatro d’oggetti, lo spettacolo si arricchisce di elementi di danza e teatro d’immagine, creando un’esperienza visivamente e emotivamente coinvolgente. Attraverso questi elementi, Annarita Colucci riesce a trasmettere non solo la storia di una scienziata, ma anche i suoi sogni e le sue lotte in un modo che abbatte le barriere della complessità scientifica.
La narrazione che si fonde con la dimostrazione scientifica
La struttura dello spettacolo si distingue per la sua abilità di mescolare la narrazione personale di Curie con momenti di apprendimento pratico e dimostrazioni scientifiche. Attraverso il gioco e la fiaba, gli spettatori possono esplorare concetti scientifici complessi mentre seguono la storia della scienziata. “Lumen” si pone come un’opera educativa e coinvolgente, incoraggiando il pubblico a scoprire e comprendere il mondo che li circonda in modo affascinante e interattivo.
Target e accessibilità: un messaggio per tutti
“Lumen” è consigliato per un pubblico a partire dai sei anni, rendendo lo spettacolo accessibile anche ai più giovani. Con un biglietto dal prezzo contenuto di 7 euro, l’opera si propone come un’opportunità preziosa per sensibilizzare e ispirare la nuova generazione sui temi della scienza, dell’immaginazione e del coraggio. La scelta di utilizzare una modalità di narrazione visiva e interattiva permette a ogni spettatore di relazionarsi emotivamente con la figura di Marie Curie, rendendo l’esperienza non solo educativa, ma anche memorabile.