Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 by Redazione
La domenica 29 settembre, il Teatro Villa Pamphilj di Roma ospiterà “Lumen”, un’opera scritta, diretta e interpretata dall’attrice Annarita Colucci, con la regia assistente di Roberto Andolfi. Questo spettacolo innovativo mescola la danza con elementi poetici, trasportando il pubblico nella vita e nelle opere di un’immensa figura della scienza, Marie Curie. Con una combinazione di prosa, immagini e coreografie, la rappresentazione si propone di illustrare il coraggio e la determinazione che caratterizzarono la vita di Curie, affrontando temi di pregiudizio e discriminazione.
La storia di Marie Curie: una vita dedicata alla scienza
Marie Curie, nativa della Polonia, è una delle scienziate più applaudite del Novecento, famosa per i suoi contributi rivoluzionari in fisica e chimica. Fin dalla giovane età, Curie affrontò le barriere della discriminazione di genere. Fuggire dalla Polonia, dove l’accesso alle università era precluso per le donne, la portò a Parigi, dove avrebbe potuto studiare e perseguire i suoi sogni scientifici. A Parigi, conobbe Pierre Curie, con cui condivise una vita professionale e personale straordinaria.
Nel 1903, Marie e Pierre ricevettero insieme il premio Nobel per la Fisica, grazie alla scoperta di due elementi chimici di fondamentale importanza: il polonio e il radio. Marie Curie divenne così la prima donna a vincere il Nobel. Ma la sua carriera non si fermò qui; nel 1935, vinse un secondo premio Nobel, questa volta per la Chimica, per i suoi studi sulla radioattività artificiale. Quel che rende la sua storia ancora più affascinante è il suo spirito indomito, sempre pronta a combattere contro i pregiudizi e le avversità, un simbolo potente di determinazione.
L’opera luminosa: elementi teatrali e innovativi
“Lumen” non è solo un tributo alla figura di Marie Curie; è un viaggio emozionante attraverso il linguaggio del teatro d’oggetti e dell’immagine. Lo spettacolo si arricchisce di momenti di danza e dimostrazioni pratiche, cercando di comunicare concetti scientifici complessi in modo accessibile. Attraverso il teatro di figura, vengono presentati anche altri grandi scienziati, da Giordano Bruno a Galileo, da Newton a Einstein, creando un legame tra la storia della scienza e il pubblico presente.
La scelta di utilizzare il teatro d’oggetti non è casuale; questo linguaggio artistico permette di rappresentare visivamente idee e teorie scientifiche, trasformando l’astratto in concreto. Gli esperimenti e le dimostrazioni pratiche sono centrali nella narrazione, poiché rendono la scienza meno intimidatoria e più affascinante, facendo leva sull’immaginazione e sul gioco. Questo approccio educativo si rivolge a un pubblico a partire dai 6 anni, rendendo lo spettacolo accessibile anche ai più giovani, i quali possono intrigarsi davanti al mistero e alla bellezza della scienza.
Un messaggio di coraggio e curiosità
Il cuore di “Lumen” risiede in un messaggio universale: il potere della curiosità e della comprensione. Curie ha spesso espresso la sua filosofia con parole forti e determinanti, come quella frase che recita: “Non dobbiamo avere paura di qualcosa, dobbiamo solo comprenderla.” Questo pensiero si riflette in ogni elemento dello spettacolo, dove la scienza non è vista come un campo ostile, ma come una porta aperta verso l’ignoto, offrendo opportunità di crescita personale e collettiva.
“Lumen” rappresenta quindi un invito a superare le paure e ad abbracciare l’ignoto, proprio come fece Marie Curie nella sua vita. Attraverso la sua straordinaria storia personale, lo spettacolo sottolinea l’importanza di sognare in grande e di combattere per l’uguaglianza e la giustizia, enfatizzando il potenziale che ciascuno di noi ha per lasciare un’impronta nel mondo. Con l’acquisto di un biglietto al costo di 7 euro, il pubblico potrà assistere a un’esperienza che celebra non solo una grande scienziata, ma anche il potere della scienza come veicolo di liberazione e comprensione.