Categories: Notize Roma

Lunga attesa per il supporto psicologico: la storia di Valerio e della sua madre Gloria

Nella città si assiste a una crescente preoccupazione riguardo all’assistenza ai disabili. La storia di Valerio, un adolescente affetto da disturbo dell’attenzione e autismo, mette in luce una realtà allarmante: ci sono famiglie che attendono anni per ricevere il supporto necessario. Gloria, madre di Valerio, vive in prima persona questa difficile esperienza, sottolineando la mancanza di supporto psicologico adeguato. Questo articolo esplorerà i problemi che affrontano le famiglie con disabilità in cerca di assistenza e il sistema sanitario che sembra non soddisfare le loro necessità.

La difficile situazione di Valerio e della madre Gloria

Valerio è un giovane di 13 anni affetto da disabilità grave che sta affrontando le sfide tipiche dell’adolescenza. La sua condizione, segnata dal disturbo dell’attenzione e dall’autismo, richiede interventi mirati e supporto psicologico specifico. Tuttavia, nonostante i ripetuti solleciti da parte di medici specializzati, la famiglia non ha ancora visto alcun progresso nell’ottenere l’assistenza necessaria. Gloria, la madre di Valerio, racconta con amarezza l’attesa interminabile di 11 anni per un servizio che dovrebbe essere garantito dallo stato.

La situazione economica della famiglia di Valerio complica ulteriormente il quadro. Gloria, 50 anni, è l’unica figura che si occupa del figlio, e le sue condizioni lavorative sono precarie, con lavori saltuari che non le permettono di avere una stabilità economica. “Non riesco nemmeno a permettermi di portarlo a fare sport, figuriamoci le cure mediche private,” spiega Gloria, evidenziando le difficoltà legate alla sua situazione finanziaria. La mancanza di collegamenti con i servizi sanitari pubblici rende tutto ancora più complicato, aumentando il senso di isolamento per Valerio, che si ritrova privo di opportunità ricreative e sociali.

Un grido d’aiuto per un’assistenza scarsa

La testimonianza di Gloria non è un caso isolato. In città, numerose famiglie si sentono abbandonate e con la sensazione di non essere ascoltate. Un esempio di protesta collettiva è stato manifestato recentemente dalle consulte cittadine davanti al Campidoglio, dove si è chiesto a gran voce di migliorare i servizi di assistenza per disabili e di garantire un impegno concreto da parte delle istituzioni locali. Gloria, da tempo in contatto con la ASL della sua zona, riporta un’impressione sconcertante: “L’unica risposta che ricevo è che non ci sono medici sufficienti. Questo non basta.”

Di fronte a questa situazione, Gloria ha tentato di trovare alternative rivolgendosi a una ONLUS. Tuttavia, il costo dei servizi è risultato insostenibile: “Ho speso 400 euro per quattro incontri, ma per me sono soldi che non posso permettermi.” Questo porta alla luce un aspetto preoccupante per molte famiglie: la necessità di rivolgersi al privato, senza avere la certezza che il costo elevato corrisponda a un’assistenza adeguata. La mancanza di risorse pubbliche e l’inefficienza del sistema sanitario colpiscono severamente le famiglie come quella di Valerio, incrementando il livello di stress e ansia sia per i genitori sia per i giovani in difficoltà.

Necessità di un cambio di rotta

Il racconto di Gloria e Valerio evidenzia una realtà critica, ma non nuova nel panorama sanitario del paese. La domanda di un’assistenza adeguata per i disabili è aumentata, mentre le risposte e le soluzioni si mostrano insufficienti. La crescita della consapevolezza pubblica riguardo a questi problemi è fondamentale, tanto quanto l’azione delle istituzioni nel garantire diritti e servizi primari.

Un maggiore impegno economico e organizzativo potrebbe cambiare la vita di molte famiglie sull’orlo della disperazione. Valerio e tutti i ragazzi come lui meriterebbero di avere accesso a un supporto psicologico di qualità, ma allo stato attuale, queste necessità rimangono in gran parte ignorate. È sempre più urgente un intervento delle istituzioni per garantire non solo la promozione della salute, ma anche il benessere psicologico e sociale dei giovani disabili.

La voce di Gloria, così come quella di tante altre madri e padri in situazioni simili, è un richiamo a una responsabilità collettiva. Il futuro di una società si misura anche dalla cura e dall’attenzione riservate ai suoi membri più vulnerabili. La mobilitazione dei cittadini e la volontà delle istituzioni potrebbero rappresentare i primi passi verso un cambiamento positivo e duraturo nel campo dell’assistenza ai disabili.

Giordana Bellante

Recent Posts

Cinecittà World riparte il 14 marzo 2025: un anno di spettacoli, attrazioni e sorprese

Dal 14 marzo si riaccendono le luci sul parco del cinema Dal 14 marzo 2025,…

2 giorni ago

Infezioni sessualmente trasmissibili in aumento: al convegno alla Camera dei Deputati “Il Tempo delle Donne” il monito della SIGO

Dati preoccupanti: boom di gonorrea, sifilide e clamidia L’incremento delle infezioni sessualmente trasmissibili tra i…

2 giorni ago

Claudia Conte porta “La voce di Iside” a Napoli: sport e cultura insieme per la prevenzione del tumore al seno

Un evento speciale al Reale Yacht Club Canottieri Savoia per celebrare le donne L’8 marzo,…

3 giorni ago

Undici Comuni per “Città Italiana del Vino 2025”: Francesca Giubelli guida la promozione digitale

Un riconoscimento che premia un territorio d’eccellenza I Castelli Romani sono stati proclamati Città Italiana…

4 giorni ago

Solidarietà e spettacolo: Claudia Conte organizza una cena benefica con i campioni di pizza acrobatica

Un evento carico di emozione e altruismo ha avuto luogo al Monnalisa Bistrot di San…

4 giorni ago

Città Italiana del Vino 2025: i Castelli Romani al centro della scena, presentazione ufficiale a Roma

Il 5 marzo 2025, alle ore 11:00, la Camera di Commercio di Roma ospiterà l’attesa…

5 giorni ago