Madre dell'Omicidio Diabolik scrive a Nordio: "Attendo giustizia dai presunti giudici compiacenti" - avvisatore.it
Una madre addolorata, la cui vita è stata sconvolta dalla tragica morte di suo figlio Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, ha scritto una lettera aperta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, esprimendo la sua indignazione per la fuga di Dorian Petoku. Petoku, un cittadino albanese, era stato condannato a 12 anni di carcere per il suo coinvolgimento nell’organizzazione criminale guidata da Piscitelli. Tuttavia, nonostante le obiezioni della procura di Roma, è stato trasferito in una comunità di recupero, da cui è poi fuggito.
Nella sua lettera, la madre di Piscitelli esprime la sua preoccupazione per la decisione di trasferire Petoku in una comunità, nonostante il parere contrario dei pubblici ministeri che conoscevano bene la pericolosità del soggetto. La madre pone una serie di domande al ministro della Giustizia, chiedendo se il parere dei pubblici ministeri abbia valore e se un giudice possa ignorarlo. Chiede anche se un provvedimento così inadeguato verrà riesaminato da un organo competente.
La madre di Piscitelli si chiede cosa dovrà aspettarsi come madre e cittadina che vuole giustizia per suo figlio. Si chiede se i colpevoli, dall’esecutore materiale ai mandanti, saranno puniti adeguatamente. Si chiede se dovrà aspettarsi che i colpevoli vengano trattati con perizie discutibili e giudici compiacenti. Si chiede se dovrà aspettarsi che i colpevoli vengano ospitati in strutture “alberghiere” a causa di dipendenza da droghe o malattie mentali. Si chiede se dovrà prepararsi a stravolgimenti da parte del Tribunale e della Corte d’Appello.
La madre di Piscitelli sottolinea anche l’assurdità della decisione del giudice di trasferire Petoku in una comunità, considerando la presenza delle varie organizzazioni criminali a Roma. Sottolinea che Roma è da tempo nelle mani di mafie calabresi, camorriste, albanesi e nigeriane. Nonostante il coinvolgimento di suo figlio in queste organizzazioni, la madre continua a sperare nella giustizia e confida nei magistrati che si occupano seriamente del caso e lottano contro la criminalità.
La madre conclude la sua lettera chiedendo al ministro della Giustizia di indagare sulle motivazioni del provvedimento emesso dal giudice a favore di Dorian Petoku. Sottolinea che Petoku non è un semplice tossicodipendente, ma un latitante abile e lucido che cerca di evitare le conseguenze di altri procedimenti giudiziari.
La lettera della madre di Fabrizio Piscitelli è un grido di dolore e di speranza per la giustizia. È un appello al ministro della Giustizia affinché si faccia luce su questa vicenda e si assicuri che i colpevoli vengano puniti adeguatamente. La madre di Piscitelli rappresenta tutte le madri che aspettano giustizia per i loro figli e chiedono che la legge sia rispettata e applicata in modo equo.
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