Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2024 by Redazione
Condannata a due anni per diffamazione nei confronti di Eleonora Abbagnato
Giulia Di Stasi, una donna di 67 anni, è stata condannata a due anni di reclusione dal tribunale di Roma per aver inviato lettere anonime diffamatorie alla direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato. L’imputata si è dichiarata innocente, ma secondo la Procura capitolina, avrebbe scritto almeno due missive in cui accusava Abbagnato di favorire alcune ballerine a discapito di altre.
La prima lettera, datata ottobre 2016, è stata inviata circa un anno dopo la nomina di Abbagnato come étoile. Nel messaggio anonimo, la scrittrice chiedeva ai vertici della Fondazione di intervenire contro Abbagnato, accusandola di utilizzare l’ente a suo vantaggio. Nella lettera si leggeva: “Questa maledetta donna usa l’ente a suo uso e consumo. Mandala via subito!“. La scrittrice accusava inoltre Abbagnato di affidare ruoli solo ad una cerchia ristretta di ballerini, lasciando gli altri dietro le quinte ad assistere. La missiva, recapitata alla Fondazione, era scritta a mano e non era firmata. Sulla busta, come mittenti, comparivano i nomi di due ballerini totalmente estranei alla vicenda.
Pochi giorni dopo, è arrivata una seconda lettera, questa volta scritta al computer e ancora più aggressiva. La direttrice veniva definita “incapace” e “una finta bionda”. Di fronte a queste accuse diffamatorie, Abbagnato ha deciso di presentare un esposto ai magistrati di piazzale Clodio, chiedendo di avviare un’indagine per scoprire l’identità del “corvo”.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di elementi, ma il contributo fondamentale è stato fornito dall’imprenditore Daniele Cipriani, esperto nel settore della danza. Cipriani ha riconosciuto la grafia della prima lettera, collegandola alla madre di una ballerina che in passato si era lamentata del comportamento di Abbagnato nei confronti della figlia. La scrittura sulla lettera corrispondeva a quella presente sulle etichette dei vasetti di marmellata prodotti dalla donna.
La condanna di Giulia Di Stasi per diffamazione è stata accolta con soddisfazione dai legali di Eleonora Abbagnato, gli avvocati Gianluca Tognozzi e Valentina Panvini, che hanno dichiarato: “Siamo soddisfatti per la conclusione positiva di questa brutta vicenda“.