Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2023 by Redazione
Appello al Capo dello Stato: “Giovani sfiduciati e repressione”
Valentina Cavalletti, madre di un 17enne che ha partecipato alla manifestazione studentesca non autorizzata a Montecitorio lo scorso 22 dicembre, ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La madre esprime la sua angoscia e il terrore per le manganellate subite dalla polizia durante la manifestazione. Chiede al capo dello Stato di garantire che tali azioni violente non si ripetano, per evitare di aumentare la tensione e polarizzare le posizioni.
La lotta per una scuola migliore
Il figlio di Valentina Cavalletti crede nella possibilità di una scuola più inclusiva, aperta e innovativa. Ha partecipato alla manifestazione con il collettivo studentesco di cui fa parte, con cui ha sviluppato soluzioni e prospettive anche utopiche. La madre, pur avendo posizioni diverse, sostiene la protesta del figlio ma chiede che si svolga nel rispetto della legalità. Critica le istituzioni per non aver risposto alle richieste dei giovani di tavoli permanenti per discutere le loro esigenze e idee.
Giovani sfiduciati e repressione
Valentina Cavalletti sottolinea che i giovani tra i 18 e i 30 anni sono sempre più sfiduciati nella democrazia rappresentativa, come dimostrato dalle ultime elezioni politiche. Molti giovani non votano più e quelli che si attivano vengono repressi con violenza dallo Stato. La madre del 17enne denuncia le lesioni subite dal figlio e dai suoi amici durante la manifestazione. Chiede al Capo dello Stato di fare in modo che lo Stato risponda in modo diverso, garantendo la fine della repressione.