Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione
Deputato della Lega chiede intervento urgente per riportare a casa una bambina fuggita in Ucraina
Un deputato della Lega, Dario Giagoni, ha sollevato la questione di una madre che è fuggita dalla Sardegna in Ucraina con la sua figlia di 5 anni, affidata esclusivamente al padre. Il deputato ha presentato un’interrogazione al Governo italiano, chiedendo che la bambina venga riportata a casa al più presto. La fuga della donna e il rapimento della minore risalgono a settembre dello scorso anno.
Secondo Giagoni, è necessario un intervento urgente del Governo italiano per proteggere la bambina, poiché si trova attualmente in Ucraina, un territorio colpito dalla guerra. “È necessario un intervento urgente del Governo italiano a tutela della bambina perché al momento si trova in Ucraina, un territorio martoriato dalla guerra”, spiega Giagoni.
Nel suo intervento parlamentare, indirizzato al ministro degli Affari esteri e al ministro della Giustizia, Giagoni ha evidenziato i rapporti tra l’Italia e l’Ucraina e ha sottolineato l’importanza di una reciproca collaborazione. “Occorre una reciprocità effettiva e concreta”, afferma il deputato sardo. “Ora si tratta di capire quanto il ministero degli Affari esteri ucraino possa incisivamente adoperarsi”.
La vicenda è collegata a un intervento dell’autorità centrale del ministero della Giustizia ucraina, che sta cercando di far rientrare la minore in Italia. Solo il 3 gennaio scorso, l’avvocato Salvatore Deiana, legale del padre della bambina, ha ricevuto comunicazioni dal ministero italiano della Giustizia. “Dal ministero italiano della Giustizia – racconta Deiana – mi è stata trasmessa una nota in cui l’Autorità centrale ucraina informa di aver individuato il luogo in cui la piccola è stata trasferita dalla madre, alla quale verrà richiesto di ricondurre volontariamente la figlioletta in Italia. Attendiamo fiduciosi i risultati di questo tentativo amichevole”.
La situazione rimane delicata e incerta, ma il deputato Giagoni continua a fare pressioni affinché la bambina possa tornare a casa al più presto. La sua interrogazione al Governo italiano è un segnale di speranza per il padre e per tutti coloro che sono coinvolti in questa vicenda. Ora si attendono gli sviluppi futuri e si spera che la situazione si risolva nel migliore dei modi per il bene della bambina.