Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2024 by Redazione
Nuove pene per gli hacker nel disegno di legge sulla cybersicurezza
Un disegno di legge sulla cybersicurezza, attualmente all’esame del Consiglio dei ministri, prevede nuove pene per gli hacker. L’obiettivo è contrastare i crimini informatici e garantire una maggiore protezione dei sistemi informatici. Le pene per i pubblici ufficiali o gli addetti a pubblico servizio che accedono abusivamente ad un sistema informatico, attualmente da 1 a 5 anni di reclusione, passano a 2-10 anni. Inoltre, chi detiene o fornisce programmi per danneggiare sistemi informatici rischia fino a 2 anni di reclusione e una multa da 10.329 euro.
Nuove regole per le Pubbliche Amministrazioni
Il disegno di legge sulla cybersicurezza introduce anche nuove regole per le Pubbliche Amministrazioni. Le amministrazioni centrali, le Regioni, i Comuni, le Asl e le aziende del trasporto pubblico locale dovranno notificare entro 24 ore gli incidenti informatici subiti dai loro sistemi. Nel caso di ritardi, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale potrà effettuare ispezioni e, se l’inosservanza si ripete, applicare una multa da 25mila a 125mila euro. Inoltre, le Pubbliche Amministrazioni che non si adeguano alle indicazioni dell’Agenzia su vulnerabilità a cui sono esposte saranno soggette a sanzioni.
Maggiore sicurezza informatica in Italia
Il disegno di legge sulla cybersicurezza rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i crimini informatici in Italia. Le nuove pene per gli hacker e le regole più stringenti per le Pubbliche Amministrazioni mirano a garantire una maggiore sicurezza informatica nel Paese. Come sottolineato dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “La protezione dei sistemi informatici è fondamentale per la sicurezza nazionale e per la tutela dei cittadini“. Con l’entrata in vigore di queste nuove misure, si spera di ridurre gli attacchi informatici e di proteggere meglio i dati sensibili dei cittadini e delle istituzioni.