Magna Graecia Film Festival 2024: dai premi ai riconoscimenti, eventi significativi a Catanzaro - Occhioche.it
Il Magna Graecia Film Festival, giunto alla sua ventunesima edizione, ha avuto luogo ieri sera all’Arena Porto di Catanzaro, mettendo in luce il talento cinematografico nazionale e internazionale. La manifestazione, ideata e diretta da Gianvito Casadonte, ha visto la partecipazione di numerosi personaggi di spicco del panorama culturale. L’evento, sostenuto da istituzioni come il Ministero della Cultura e la Calabria Film Commission, ha premiato opere che si distinguono per innovazione e impatto sociale.
La giuria, presieduta da Michele Alhaique e composta da figure del calibro di Lucrezia Guidone e Francesco Brandi, ha assegnato la Colonna d’oro del Brand GB Spadafora a “Palazzina Laf” di Michele Riondino, riconoscendo la pellicola come Miglior Opera Prima. La giuria ha elogiato l’opera per la sua capace combinazione di rigorosa ricerca storica e profonda umanità, definendola “necessaria” e capace di stimolare riflessioni significative. Il film è stato premiato non solo per l’accuratezza dei suoi contenuti, ma anche per il modo in cui affronta tematiche complesse attraverso una narrazione sensibile.
“Palazzina Laf” ha ricevuto anche il riconoscimento per la Migliore Sceneggiatura, con la giuria che ha sottolineato il raro esempio di cinema d’inchiesta capace di toccare il cuore degli spettatori. “L’intensità della scrittura pone in primo piano le vicende umane e le problematiche sociali”, hanno dichiarato i giurati, evidenziando l’importanza di narrazioni che non dovrebbero essere dimenticate. Un ulteriore premio è andato a Eva Cela, riconosciuta come Migliore Attrice per la sua interpretazione, in grado di trasmettere un mix di forza e dolcezza che ha arricchito l’intero racconto.
Il premio per la Miglior Regia è stato conferito a Brando De Sica per il suo lavoro in “Mimì – Il principe delle tenebre“. La giuria ha lodato il coraggio del regista nel superare i tradizionali canoni narrativi, offrendo allo spettatore un’esperienza creativa e innovativa che esplora un genere cinematografico spesso trascurato. La sua regia è stata descritta come “consapevole, efficace e visionaria”, meritevole di un riconoscimento in un festival di tale importanza.
Un momento di particolare emotività si è vissuto con l’assegnazione del Premio Miglior Attore, andato ex aequo a Andrea Lattanzi e Francesco Lombardo per “Io e il Secco” di Gianluca Santoni. Riconoscendo il legame esemplare tra i due personaggi principali, la giuria ha sottolineato come entrambi gli attori siano stati in grado di trasmettere una storia profonda, ricca di simbolismi, in grado di toccare le corde più intime degli spettatori.
Il film “Dall’alto di una fredda torre” di Francesco Frangipane ha ottenuto una menzione speciale, così come “Il mare nascosto” di Luca Calvetta, che ha vinto il Premio per il Miglior Documentario. Questo ultimo è stato applaudito per la sua capacità di raccontare la Calabria in un modo artistico unico, combinando elementi di cinema, teatro e filosofia in un affresco che ha saputo suscitare emozioni forti e condivisibili.
La giuria delle opere prime e seconde internazionali ha premiato “Abang e Adik” di Lay Jin Ong, elogiando la delicatezza e l’intensità della storia che affronta un tema universale attuale. A tale riconoscimento si è aggiunta una menzione speciale per “Inshallah A Boy” di Amjad Al Rasheed, che ha messo in luce la lotta e la resilienza delle donne in contesti di difficoltà.
Durante la serata finale, il regista Carlo Carlei e il regista Giorgio Verdelli hanno ricevuto il premio Colonna d’oro, sottolineando l’importanza del loro lavoro nel panorama cinematografico. La presenza di artisti come Kevin Costner e Tim Robbins ha ulteriormente arricchito l’evento, offrendo un’occasione unica per celebrare il cinema e la cultura in Calabria.
Clara, una delle cantanti emergenti più apprezzate del momento, ha chiuso la cerimonia con una performance che ha emozionato il pubblico. Gianvito Casadonte, direttore artistico del festival, ha espresso gratitudine a tutti i partecipanti e sottolineato l’importanza del coraggio nelle sfide quotidiane. La serata finale si preannuncia altrettanto suggestiva con la presentazione del libro di Sigfrido Ranucci e la proiezione de “Le ali della libertà“, un omaggio al cinema di qualità che continua a lasciare un segno profondo nella storia culturale italiana.
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