Malga Cercen Bassa chiusa: allerta sanitaria in Trentino per contaminazione da Escherichia coli - Occhioche.it
Le recenti analisi delle acque di Malga Cercen Bassa hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla salute pubblica. A seguito del campionamento effettuato dall’Unità Operativa di Prevenzione Ambientale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il sindaco di Rabbi, Lorenzo Ciccolini, ha emesso un’ordinanza che ha portato alla chiusura immediata delle attività ristorative e agrituristiche presenti nella malga, insieme a un divieto di vendita di prodotti caseari locali.
In risposta alle problematiche rilevate, il sindaco ha stabilito la chiusura immediata dell’attività di ristorazione e ha proibito la vendita di qualsiasi prodotto caseario derivante dalla lavorazione del latte locale. Questo provvedimento si è reso necessario dopo che i campioni prelevati hanno mostrato la presenza di batteri pericolosi, tra cui Escherichia coli e coliformi. L’ordinanza richiede, tra l’altro, che entro 36 ore dalla notifica, i gestori provvedano alla disinfezione delle vasche di accumulo e delle relative tubature.
Inoltre, i Nas dei carabinieri hanno supervisionato il processo e hanno ordinato la distruzione di 167 forme di formaggio potenzialmente pericoloso. Queste azioni evidenziano il livello di serietà con cui è stata affrontata questa situazione critica, necessaria per proteggere la salute di residenti e visitatori.
Il provvedimento è stato preso a seguito di controlli effettuati il primo luglio, su richiesta dell’Asuc di Bozzana. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha condotto un campionamento presso Malga Polinar, dove è emersa la contaminazione dell’acqua utilizzata per il consumo umano e per la produzione alimentare. Tali analisi hanno dunque reso evidente la necessità di azioni immediate per la salvaguardia della salute pubblica.
L’ordinanza precisa che è “indispensabile intervenire con carattere d’urgenza ad una immediata pulizia e disinfezione delle vasche di accumulo e delle tubature”. Queste procedure sono cruciali per garantire che le attività agricole e ristorative possano, in futuro, riprendere in condizioni di sicurezza. È prevedibile che solo dopo aver attestato la conformità della qualità dell’acqua, le operazioni di caseificazione e ristorazione possano ripartire.
Le autorità sanitarie continueranno a monitorare la situazione per verificare che gli standard igienico-sanitari vengano rispettati e che gli interventi di pulizia siano effettivamente effettuati. I controlli futuri mireranno a garantire che non ci siano ulteriori rischi per la salute pubblica e che la comunità possa tornare a fruire senza paure delle offerte agro-alimentari della zona.
Data la gravità della situazione, è fondamentale che i cittadini e i visitatori seguano le indicazioni delle autorità per evitare rischi per la salute. La trasparenza nelle comunicazioni e il rispetto delle norme igieniche sono essenziali in questo momento critico.
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