Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
L’arrivo di un’ondata di maltempo e il calo delle temperature promettono di favorire una delle stagioni più attese dell’anno: la raccolta dei funghi porcini. Tuttavia, le recenti precipitazioni abbondanti hanno interrotto le nascite di questi preziosi funghi in diverse regioni italiane. Gli appassionati cercatori attendono con ansia, ma la situazione è ben diversa rispetto agli anni passati.
Maltempo e raccolto: le zone più colpite
Torino e Valsesia in crisi
Nelle ultime settimane, il maltempo ha colpito duramente diverse aree del Nord Italia, in particolare il TORINESE e la VALSESIA. Qui le piogge intense hanno avuto un impatto diretto sulla crescita dei porcini, già in procinto di nascere. Stando ai dati forniti da funghimagazine.it, le abbondanti precipitazioni hanno cancellato i primi segnali di vita nel mondo fungino. I cerchiatori di funghi, solitamente ottimisti in questo periodo, si confrontano con un paesaggio dominato dall’umidità e dalle lumache, che così come le piogge, non aiutano certo le nascite.
L’Insubria in stallo
La situazione non è migliore in INSUBRIA, dove i funghetti, già promettenti, sono regrediti a causa del forte maltempo. I boschi, che di solito ospitano numerosi esemplari, sono stati trasformati in lettiere fangose, favorendo la proliferazione di muffe piuttosto che dei tanto desiderati porcini. Qui, come in altre regioni colpite, i funghi che si vedono sono principalmente le varietà minori come Finferli e Russule, ma i porcini continuano a rimanere un miraggio.
Buone notizie dalla Liguria e dal Basso Piemonte
Un’eccezione positiva
Contrariamente alla situazione nelle regioni settentrionali e centrali, la LIGURIA e il BASSO PIEMONTE si presentano come isole felici per i cercatori di funghi. Qui, sorprendentemente, i porcini continuano a nascere in abbondanza dal mese di giugno. La varietà delle zone in cui i funghi appaiono è notevole; si trovano tanto a quote più basse quanto in zone montane. I raccoglitori segnalano che, contrariamente ad altre regioni, le buttate si sovrappongono, creando l’impressione di una continua e proficua stagione di raccolta.
Spezzino e Garfagnana: un raccolto ricco
Particolari soddisfazioni giungono dalla macro-area SPEZZINO-LUNIGIANA-GARFAGNANA-APPENNINO TOSCO-ROMAGNOLO. Qui, le piogge frequenti e nutrienti hanno favorito una crescita eccellente dei porcini. Gli esperti del settore riportano raccolte ottimali e la situazione sembra promettente anche per i giorni a venire. Tuttavia, si scommette su un miglioramento più significativo dopo il 18-20 SETTEMBRE, quando ci si aspetta un effetto positivo delle recenti piogge.
Le prospettive future e le anomalie climatiche
Attese di rinascita
Nonostante i recenti insuccessi, i cercatori più esperti predispongono il loro ottimismo per le prossime settimane. Nonostante le problematiche create dal maltempo, la speranza è che, passata la fase attuale, la situazione possa migliorare rapidamente. Le condizioni climatiche, con una temperatura che potrebbe omologarsi a quella stagionale giusta, potrebbero favorire le nascite future di porcini. Tuttavia, resta da monitorare la situazione meteorologica in continua evoluzione.
Il ruolo del vento
È importante notare che non tutte le componenti del maltempo hanno un impatto negativo. Il vento, sebbene possa apparire atrocità al momento della crescita, non è sempre dannoso. Tuttavia, nei casi in cui interagisce con i funghi già nati, può provocare effetti devastanti, come la disidratazione e l’impossibilità di maturazione delle spore. Questo aspetto diventa cruciale per garantire una floridezza del raccolto fungino di cui tutti i cercatori auspicano la manifestazione.
La stagione dei funghi porcini promette emozioni ed esperienze, ma il maltempo costringe a riflessioni e a strategie per il futuro. Con la speranza riposta nelle settimane a seguire, i cercatori non possono far altro che attendere lo schiudersi della grande buttata attesa da tanti.