Maltempo incide fortemente sulla produzione di nocciole italiane: calo del 20% atteso per il 2024

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Maltempo incide fortemente sulla produzione di nocciole italiane: calo del 20% atteso per il 2024 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Redazione

L’industria della nocciola italiana, una delle principali eccellenze dell’agricoltura Made in Italy, affronta un periodo difficile. Secondo l’analisi della Coldiretti, le recenti condizioni climatiche avverse stanno provocando un significativo calo nella produzione, con stime che parlano di una riduzione del 20% per la campagna di raccolta 2024. Questo scenario è allarmante per gli agricoltori italiani, che si trovano a fronteggiare non solo le avversità climatiche ma anche una concorrenza estera sempre più pressante.

L’impatto del maltempo sulla produzione di nocciole

Le regioni più colpite dal maltempo

L’analisi di Coldiretti evidenzia che il maltempo ha avuto un impatto devastante sulle regioni del Nord Italia, con il Piemonte in particolare che sta vivendo un periodo critico. Questo territorio è responsabile di circa un terzo della produzione nazionale di nocciole, con le stime che indicano una contrazione della produzione prevista del 50%. A peggiorare la situazione, le condizioni climatiche instabili, che includono frequenti gelate primaverili e piogge eccessive, hanno compromesso la salute delle piante e la qualità dei frutti.

Al di là del Piemonte, anche in Campania si segnalano problematiche significative per i produttori di nocciole. Qui, il calo della produzione è stimato tra il 20% e il 30%, soprattutto a causa della proliferazione della cimice asiatica, un parassita che ha messo a serio rischio le coltivazioni. A dispetto di queste difficoltà, ci sono anche territori, come il Lazio e la Sicilia, che sembrano affrontare sfide meno severe. In queste aree, i raccolti si attestano sulla media degli ultimi anni, segno di una maggiore resilienza delle coltivazioni.

Situazione in altre regioni italiane

Il Lazio, che occupa circa il 25% degli ettari coltivati, ha registrato un’andamento produttivo abbastanza stabile, a seguito di un 2023 drammatico per i frutteti a causa del maltempo. Anche in Sicilia, la situazione non sembra compromettersi in modo significativo: la siccità ha avuto un impatto limitato sui noccioleti, e le incursioni di animali predatori come i ghiri sono state contenute. Queste quattro regioni, Piemonte, Campania, Lazio e Sicilia, coprono oltre il 90% della superficie nazionale destinata alla coltivazione di nocciole, rendendo evidente l’importanza di monitorare le loro condizioni.

Il pericolo delle importazioni e la necessità di controlli

I rischi delle nocciole importate

Un altro aspetto preoccupante emerso dalla relazione della Coldiretti è l’aumento delle nocciole importate, un fenomeno che si fa sempre più sentire sul mercato nazionale. Nel 2022, l’Italia ha importato circa 75 milioni di chili di nocciole, di cui la metà proveniente dalla Turchia. Questo paese, purtroppo, è frequentemente al centro di polemiche riguardo la qualità delle sue produzioni, spesso accusato di avere elevati residui di sostanze tossiche e di non garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori nelle sue piantagioni.

L’importazione di nocciole non solo rappresenta una minaccia per l’economia locale, ma mette in discussione anche la sicurezza alimentare dei consumatori. A fronte di questa preoccupante situazione, Coldiretti ha intrapreso una battaglia che ha portato all’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine anche per le nocciole sgusciate e per la frutta secca. Tuttavia, l’intervento legislativo è ancora incompleto, poiché non è stato esteso alle nocciole trasformate utilizzate come ingredienti in dolci e altri prodotti.

La necessità di una maggiore trasparenza

La questione dell’origine delle nocciole è cruciale per garantire una maggiore trasparenza al consumatore e per tutelare i produttori italiani. Di fronte a un calo produttivo significativo e alla pressione delle nocciole importate, gli agricoltori italiani chiedono soluzioni più efficaci e controlli più rigidi. È essenziale che i consumatori siano consapevoli di ciò che acquistano, per poter sostenere le produzioni locali e favorire un’agricoltura sostenibile e responsabile.

Nel contesto attuale, il futuro della nocciola italiana dipenderà non solo dalla capacità di affrontare le sfide climatiche, ma anche dalla protezione delle leggi che garantiscono trasparenza e qualità nella produzione nazionale.

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