Maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria: nuove indagini e sospette coperture

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Maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria: nuove indagini e sospette coperture - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2024 by Giordana Bellante

Introduzione:

La Procura di Milano sta indagando su nuovi episodi di violenze e torture nel carcere minorile Beccaria, oltre a contestare altri reati a personale medico, educatori e vertici della struttura. Le accuse includono omesse denunce e concorso omissivo nelle brutalità. Mentre gli agenti arrestati ammettono parzialmente le loro responsabilità, i pm stanno eseguendo audizioni e analizzando prove per far luce sui fatti.

Le violenze e le omissioni nel carcere Beccaria

Sotto la lente d’ingrandimento ci sono 4-5 nuovi episodi di violenze, che si aggiungono alle otto vittime già accertate. Oltre alle accuse di maltrattamenti e torture, la Procura sta indagando su omesse denunce da parte di personale medico, educatori e vertici dell’istituto, che avrebbero assistito agli abusi senza intervenire. Le indagini si concentrano anche sul possibile concorso omissivo nelle torture, da parte di chi avrebbe taciuto di fronte alle brutalità.

Le audizioni e le analisi in corso

Mentre gli agenti arrestati cercano di giustificare le loro azioni con “reazioni di rabbia” in un contesto in cui si sentivano “impreparati e abbandonati”, i pm stanno procedendo con una serie di audizioni di detenuti, personale medico-sanitario, educatori e altre persone informate sui fatti. Sono già iniziate le analisi dei telefoni sequestrati e gli approfondimenti sulle relazioni cliniche, al fine di raccogliere prove per le accuse.

Le sospette coperture dei vertici e le dichiarazioni del Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile

Le indagini si stanno concentrando anche sulle presunte coperture da parte dei vertici del carcere, tra cui l’ex direttrice facente funzione Maria Vittoria Menenti. La sua posizione è al vaglio dell’aggiunto Letizia Mannella e dei pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile e dalla Polizia penitenziaria. In due casi emersi dalle carte sul ruolo di Menenti, non risultano essere state effettuate segnalazioni o denunce.

Nel frattempo, Antonio Sangermano, Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, ha incontrato i pm e ha dichiarato ai cronisti che il Dipartimento e il governo hanno fatto tutto ciò che dovevano per restaurare la legalità e la dignità umana nel carcere Beccaria.

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