Manifestazione antifascista a Genova: dieci denunce e nuove proteste all’orizzonte

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Manifestazione antifascista a Genova: dieci denunce e nuove proteste all’orizzonte - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Un evento di forte rilevanza sociale sta accendendo gli animi a Genova, dove dieci manifestanti antifascisti sono stati denunciati dalla Digos alla Procura per gli scontri avvenuti durante una protesta lo scorso giovedì. La manifestazione è stata indetta in risposta a un incontro organizzato dal partito di estrema destra Forza Nuova, finalizzato alla presentazione del proprio candidato per le prossime elezioni regionali in Liguria. La situazione si è rapidamente trasformata in un momento di tensione, sottolineando la polarizzazione che caratterizza il dibattito politico attuale.

La manifestazione di Genova antifascista

Un presidio in piazza De Ferrari

La mobilitazione è stata convocata dal gruppo Genova Antifascista, che ha radunato circa 150 persone in piazza De Ferrari. Questo scenario centrale è diventato il primo punto di incontro per coloro che si oppongono all’estrema destra. Dopo un presidio iniziale, i manifestanti si sono spostati verso il Bi.Bi. Service di via XX Settembre, dove si stava tenendo l’incontro di Forza Nuova. Nonostante il tentativo di dialogo, la situazione è rapidamente degenerata.

Scontri e resistenza alle forze dell’ordine

Una volta arrivati al Bi.Bi. Service, alcuni manifestanti hanno tentato di oltrepassare il cordone di polizia disposto per garantire l’ordine. Il reparto mobile si è trovato a dover affrontare l’irruenza degli oppositori, che hanno lanciato bottiglie di vetro, aste di bandiera e hanno utilizzato cinture e caschi per colpire alcuni agenti. Il bilancio degli scontri è stato pesante: cinque poliziotti sono rimasti feriti, quattro dei quali appartenevano al reparto mobile, con uno di loro che potrebbe aver riportato una frattura.

Le conseguenze legali e le indagini in corso

Denunce e reati contestati

Le denunce presentate dalla Digos includono accuse pesanti come resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti a offendere e travisamento. Queste misure riflettono la serietà degli scontri e la risposta delle autorità nella gestione delle manifestazioni pubbliche. Mentre i dettagli delle denunce vengono resi pubblici, le indagini non si fermano. Le forze dell’ordine sono attualmente impegnate a identificare i manifestanti coinvolti in un episodio di violenza nei confronti di un uomo di 45 anni, ubriaco e privo di fissa dimora, colpito a causa della maglietta indossata, simile a quelle legate all’estrema destra.

Le nuove proteste annunciate

Nonostante le denunce e la tensione crescente, Genova Antifascista ha già programmato una nuova manifestazione per il prossimo sabato. La nuova protesta si svolgerà nuovamente presso il Bi.Bi. Service, in coincidenza con un evento organizzato da Casapound a sostegno dell’Ucraina. Sul proprio profilo social, il gruppo ha dichiarato “Non saranno certo le denunce a fermarci”, promettendo di rispondere a qualsiasi manifestazione legata al nazionalismo estremo, mentre ribadisce il suo impegno a difendere i valori antifascisti.

Il clima di conflitto sociale e politico a Genova rimane palpabile, evidenziando le divisioni che continuano a caratterizzare la città e il suo tessuto culturale.

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