Centinaia di studenti si sono riversati in piazza, portando avanti il proprio dissenso nei confronti del preside Paolo Auricchia. La scintilla che ha innescato la protesta è stata una frase sessista postata dal preside su LinkedIn, riguardante un incidente di cronaca sportiva. L’indignazione degli studenti, unita a quella di genitori e insegnanti, ha dato vita a una manifestazione senza precedenti.
Gli studenti hanno marciato per le strade mostrando slogan eloquenti come “Il sessismo non è un’opinione… tesoro” e “Fuori il patriarcato dalle scuole“. Lungo il tragitto verso piazza della Vittoria, i partecipanti hanno esibito la propria determinazione nel combattere idee sessiste radicate.
Le rappresentanti della Rete degli studenti medi hanno espresso il loro sdegno nei confronti del preside Auricchia, sottolineando quanto sia inaccettabile che una figura educativa importante possa perpetuare idee patriarcali. Hanno sottolineato la necessità che i ruoli di formazione siano ricoperti da individui liberi da pregiudizi e pronti a promuovere l’uguaglianza di genere.
Anche Laura Amoretti, consigliere regionale della Liguria, si è unita alla protesta in segno di solidarietà con i giovani manifestanti. Ha condannato con fermezza le parole sessiste pronunciate dal preside, sottolineando che chi ricopre ruoli educativi deve essere un esempio positivo per le generazioni future, senza spazio per discriminazioni di alcun tipo.
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