"Manovra 2024: Commissione Bilancio approva 4 emendamenti del governo, ecco le novità" - avvisatore.it
I quattro emendamenti presentati dal governo alla manovra sono stati approvati dalla commissione Bilancio del Senato. Questi emendamenti riguardano le pensioni, comprese quelle dei medici, gli enti locali, i finanziamenti per le infrastrutture tra cui quello per il Ponte sullo Stretto di Messina e la sicurezza, che include il trattamento previdenziale di forze armate, forze di polizia e vigili del fuoco.
Per quanto riguarda le pensioni, non ci saranno tagli alle pensioni di vecchiaia di medici, operatori sanitari, dipendenti degli enti locali, ufficiali giudiziari e insegnanti. Tuttavia, i tagli alle pensioni anticipate verranno confermati, ad eccezione del settore della sanità, dove la decurtazione diminuirà man mano che si ritarderà l’anticipo del pensionamento. Inoltre, i dirigenti medici e gli infermieri potranno rimanere al lavoro fino a 70 anni, su base volontaria.
Il governo ha confermato i costi previsti per il Ponte sullo Stretto, pari a 11,63 miliardi di euro. Tuttavia, le spese a carico dello Stato verranno alleggerite per 2,3 miliardi di euro, grazie al reperimento delle risorse attraverso il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle regioni. L’emendamento del governo prevede una spesa complessiva di 9.312 milioni di euro, con una riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027, e un’ulteriore riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027, per le Regioni Sicilia e Calabria.
Viene costituito un fondo con una dotazione di 32 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 42 milioni di euro annui a decorrere dal 2026, destinato al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Questo fondo sarà utilizzato per disciplinare gli istituti normativi e i trattamenti economici accessori di queste categorie di dipendenti pubblici, privilegiando quelli finalizzati a valorizzare i servizi operativi di ciascuna amministrazione.
Le Regioni a statuto ordinario riceveranno un contributo di 100 milioni di euro per l’anno 2024 al fine di coprire i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche degli anni 2022 e 2023. Questo contributo sarà finanziato attraverso la riduzione di 250 milioni di euro di somme disponibili per investimenti stabiliti nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
Inoltre, viene estesa la cumulabilità delle agevolazioni fiscali per interventi di risparm
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