Marco Cappato: Stato dopo ricovero per ischemia cerebrale

Marco Cappato dimesso dall’ospedale di Aosta dopo un problema cardiaco

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e presidente di Eumans, è stato ricoverato all’ospedale Parini di Aosta dal 31 dicembre a causa di un problema cardiaco che ha causato un’ischemia cerebrale. Secondo il bollettino medico a cura del suo medico di fiducia, Mario Riccio, Cappato ha avuto uno screzio ischemico neurologico che ha influenzato solo la sua capacità di parlare, ma che sta migliorando notevolmente.

Le condizioni di Cappato secondo il bollettino medico

Il bollettino medico afferma che Cappato ha eseguito tutti gli accertamenti necessari che hanno confermato il quadro clinico. È stato sottoposto a una risonanza cerebrale che ha rivelato un danno ischemico di modesta entità. Nonostante il suo stato clinico sia rassicurante e in miglioramento, Cappato ha ancora bisogno di riposo e cure. Si prevede che nelle prossime settimane verrà sottoposto a un intervento chirurgico per chiudere il Forame ovale pervio cardiaco, che è stato probabilmente la causa dell’ischemia cerebrale.

Il messaggio di Cappato: “Roba seria ma non grave, piccola operazione al cuore e torno come nuovo”

Cappato ha condiviso un messaggio sui social media in cui ha raccontato la sua esperienza. Ha ringraziato il personale dell’ospedale Parini di Aosta per la loro competenza e umanità durante il suo ricovero. Ha anche scherzato sulla sua situazione, dicendo che si accettano battute sulla Svizzera a patto che non siano troppo banali. Cappato ha concluso il suo messaggio con un abbraccio a tutti.

In conclusione, Marco Cappato è stato dimesso dall’ospedale di Aosta dopo essere stato ricoverato a causa di un problema cardiaco che ha causato un’ischemia cerebrale. Le sue condizioni stanno migliorando e si prevede che verrà sottoposto a un intervento chirurgico per risolvere il problema alla sua articolazione della parola. Cappato ha ringraziato il personale medico per la loro professionalità e umanità durante il suo ricovero.