Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Marco Violi, noto giornalista sportivo romano, si è trovato al centro di una situazione imprevista e scioccante. Durante le prime ore della notte italiana, il suo sonno è stato interrotto da una marea di notifiche su Instagram e altri social. Al risveglio, si è ritrovato coinvolto in un’assurda fake news che lo accusava di essere l’attentatore di Donald Trump.
La smentita e la realtà dei fatti
Attraverso un post su Instagram, Marco Violi ha voluto smentire con fermezza le accuse infondate che lo vedevano protagonista di un evento tanto grave. Con chiarezza e determinazione, ha confermato di trovarsi tranquillamente a Roma in quel momento e di essere all’oscuro di quanto stesse accadendo, se non per le informazioni fornite dai media italiani.
L’escalation dell’odio online
Violi ha denunciato di essere vittima di un gruppo di hater che, sin dal 2018, si sta accanendo contro di lui con azioni persecutorie quali appostamenti sotto casa, diffamazioni online e stalking continuo. In particolare, ha indicato che dietro la diffusione di questa totale falsità ci sono due account specifici, LogikSEO e Moussolinho, il secondo dei quali è stato disattivato successivamente.
La reazione e la giustizia
Non intenzionato a lasciar passare inosservata tale calunnia, Marco Violi ha annunciato che presenterà denuncia contro coloro che hanno ideato e diffuso la menzogna che, in breve tempo, ha fatto il giro del globo. Chiede con rispetto di poter vivere la sua vita senza essere costantemente bersagliato da attacchi infondati e ha comunicato che è già in corso un procedimento legale per perseguire gli hater responsabili.
Marco Violi si appresta dunque a difendere la sua reputazione e a far luce sulla verità dei fatti, nel rispetto della sua professione e della sua integrità personale. Al termine di questa storia intricata e scioccante, emerge la determinazione di un giornalista vittima dell’odio online, ma deciso a non piegarsi di fronte alla calunnia.
