Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 by Francesca Monti
Contesto: La figlia dell’avvocato Gianni Agnelli, Margherita, ha inviato tramite i suoi legali una lettera alle società FCA e Stellantis, guidate dal figlio John Elkann, per richiedere informazioni sulla detenzione di alcune opere d’arte e beni di terzi, tra cui originali che lei ritiene di sua proprietà.
La lettera dell’avvocato Dario Trevisan
‘avvocato Dario Trevisan, legale di Margherita Agnelli in de Pahlen, ha inviato una lettera, tradotta anche in inglese, a FCA Partecipazioni S.p.A, Stellantis Europe S.p.A. e Stellantis N.., società guidate dal figlio di Margherita, John Elkann. Nella missiva, l’avvocato Trevisan richiede documentazione relativa al titolo in base al quale FCA Partecipazioni detenga opere d’arte e beni di terzi, compresi alcuni originali che Margherita ritiene di sua proprietà.
Le opere d’arte al centro della vicenda
La vicenda riguarda alcune opere d’arte che un tempo arredavano Villa Frescot e Villar Perosa a Torino e una residenza di famiglia a Roma, e che ora sono reclamate da Margherita Agnelli in de Pahlen, unica erede dei beni immobili dopo la morte della madre e moglie dell’avvocato, Marella Caracciolo di Castagneto, la quale ne aveva l’usufrutto. Tra i quadri ritrovati dalle fiamme gialle nell’ambito dell’inchiesta principale sulla eredità dell’avvocato istruita dalla Procura di Torino, ci sono un Monet, un De Chirico e un Balla.
Nella lettera inviata alle società guidate dal figlio di Margherita, l’avvocato Trevisan scrive che la sua assistita ritiene che le opere d’arte di cui ha denunciato la scomparsa siano di sua proprietà e che, pertanto, si riserva di adottare le misure opportune nei confronti di FCA Partecipazioni e dei suoi organi, nonché della controllante Stellantis Europe S.p.A. e della capogruppo Stellantis N.., quotata al New York Stock Exchange , su Euronext Milan e su Euronext Paris, e che svolge su di esse attività di direzione e coordinamento.
Nella missiva, l’avvocato Trevisan chiede espressamente di fornire documentazione relativa al titolo in base al quale FCA Partecipazioni detenga le opere d’arte e i beni di terzi, compresi gli originali di proprietà di Margherita Agnelli in de Pahlen oggetto di scomparsa. La lettera si conclude con la richiesta di una tempestiva risposta, che dovrà essere inoltrata in copia anche all’Autoriteit Financiële Markt, per quanto di sua competenza.
‘indagine della Procura di Milano
La vicenda delle opere d’arte reclamate da Margherita Agnelli in de Pahlen è al centro di un’indagine della Procura di Milano, che riguarda anche l’eredità dell’avvocato Gianni Agnelli. Le opere d’arte ritrovate dalle fiamme gialle nell’ambito dell’inchiesta principale sulla eredità dell’avvocato istruita dalla Procura di Torino sono state rinvenute presso la sede di FCA Partecipazioni – Centro Congressi Lingotto, in particolare, presso i locali dell'”Archivio Centro Congressi” al piano -1 .
La Procura di Milano ha intenzione di inviare gli atti relativi alla vicenda alla Procura di Torino, che sta indagando sull’eredità dell’avvocato Gianni Agnelli. La vicenda è complessa e riguarda non solo le opere d’arte, ma anche la gestione dell’eredità dell’avvocato e la distribuzione dei beni tra gli eredi.
Margherita Agnelli in de Pahlen, unica erede dei beni immobili dopo la morte della madre e moglie dell’avvocato, Marella Caracciolo di Castagneto, ha deciso di reclamare le opere d’arte che ritiene di sua proprietà e di richiedere alle società guidate dal figlio John Elkann la documentazione relativa alla detenzione delle stesse. La vicenda è ancora in corso e si attende una risposta da parte delle società interessate.