Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2023 by Redazione
Marine Le Pen rinviata a giudizio per appropriazione indebita di fondi pubblici europei
La leader del Rassemblement National (RN), Marine Le Pen, è stata rinviata a giudizio insieme ad altre 26 persone per l’accusa di “appropriazione indebita di fondi pubblici” europei. La decisione è stata presa dai due giudici inquirenti che si occupano del caso, secondo quanto riportato da Bfmtv, citando fonti anonime della Procura di Parigi.
Altri rinviati a giudizio nel caso
Oltre a Marine Le Pen, tra le persone rinviati a giudizio ci sono suo padre Jean-Marie Le Pen, l’ex tesoriere del partito Wallerand de Saint-Just, il sindaco di Perpignan Louis Aliot e l’ex numero 2 del partito Bruno Gollnisch. Il processo è previsto tra ottobre e novembre 2024.
L’accusa di un sistema fraudolento di appropriazione indebita
Marine Le Pen è sospettata di aver organizzato un sistema fraudolento di appropriazione indebita di fondi europei a suo vantaggio, attraverso l’assunzione fittizia di assistenti parlamentari nel periodo compreso tra il 2004 e il 2016. Secondo le indagini, i fondi europei destinati al pagamento degli assistenti parlamentari sarebbero stati utilizzati per altri scopi.
”L’organizzazione di un sistema fraudolento e organizzato di appropriazione indebita di fondi europei a suo vantaggio, attraverso l’assunzione fittizia di assistenti parlamentari”, è l’accusa che pende su Marine Le Pen e gli altri rinviati a giudizio. Il processo sarà un momento cruciale per la leader del RN e per il suo partito, che dovranno affrontare le accuse di appropriazione indebita di fondi pubblici.