Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2023 by Redazione
Mario Draghi indicato da Emmanuel Macron per la presidenza della Commissione europea?
Secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, fonti diplomatiche di Bruxelles e Parigi sostengono che il presidente francese Emmanuel Macron vedrebbe in Mario Draghi, ex premier italiano, una figura in grado di contrastare l’ascesa dei sovranisti in Europa.
L’appoggio di Carlo Calenda e altri esponenti politici
Il leader di Azione, Carlo Calenda, è favorevole all’ipotesi di Draghi come presidente dell’UE, affermando che sarebbe la migliore possibilità per l’Europa di risollevarsi. Calenda sostiene che Draghi ha già dimostrato la sua capacità di salvare l’euro e di aiutare l’Italia in momenti difficili, e che possiede l’autorità, la dignità e l’esperienza necessarie per far progredire l’UE. Calenda afferma che lavoreranno per raggiungere questo obiettivo.
Anche Riccardo Magi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, e Davide Faraone sono favorevoli a un’Europa più unita, con un esercito europeo e l’elezione diretta del presidente della Commissione. Magi sostiene che solo in un’Europa federale sarà possibile preservare la democrazia e la libertà. Magi conclude che la guida di Draghi sarebbe la migliore garanzia per il rilancio dell’Europa.
La cautela di Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si mostra più cauto riguardo alla candidatura di Draghi. Tajani afferma che i trattati prevedono che il presidente della Commissione venga scelto in base ai risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Tajani sottolinea che il suo partito, il Partito Popolare Europeo, terrà il suo congresso a marzo a Bucarest e che probabilmente confermeranno la candidatura di Ursula Von Der Leyen. Tajani afferma che bisognerà aspettare il verdetto del voto popolare e decidere in base a ciò che indicheranno i cittadini europei.
In conclusione, l’ipotesi di Mario Draghi come presidente della Commissione europea, indicato da Emmanuel Macron, sta suscitando interesse e dibattito tra i politici italiani. Mentre alcuni, come Carlo Calenda, Riccardo Magi e Davide Faraone, sostengono con entusiasmo questa possibilità, altri, come Antonio Tajani, sono più cauti e ritengono che la scelta debba essere basata sui risultati delle elezioni europee. Sarà interessante vedere come si svilupperanno gli eventi e quale sarà il futuro della leadership europea.