Mario Eutizia confessa quattro omicidi: indagini in corso su ulteriori decessi di anziani

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Mario Eutizia confessa quattro omicidi: indagini in corso su ulteriori decessi di anziani - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Giordana Bellante

La confessione di Mario Eutizia, un uomo senza fissa dimora di 48 anni, ha sollevato inquietanti interrogativi sull’assistenza agli anziani nella regione di Caserta. Gli inquirenti stanno conducendo un’indagine approfondita per verificare le affermazioni riguardanti quattro omicidi e indagare sulla possibilità che altre vittime possano essere state eliminate nel corso degli ultimi dieci anni. Gli sviluppi delle indagini, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, pongono l’accento su un tema delicato, che coinvolge la vulnerabilità degli anziani e la responsabilità degli operatori socio-sanitari.

L’autoaccusa di Eutizia e i delitti confessati

Chi è Mario Eutizia

Mario Eutizia, noto per i suoi gravi reati, si è costituito presso i carabinieri di Caserta affermando di aver causato la morte di quattro persone anziane. Secondo le dichiarazioni fatte durante il suo interrogatorio, l’aggressore riteneva di compiere un gesto compassionevole somministrando dosi elevate di farmaci a pazienti in fase terminale. Questa affermazione, per nulla banale, ha colpito le autorità per la sua gravità e per la complessità delle implicazioni legali ed etiche che ne derivano.

Le vittime confermate

Eutizia ha identificato le sue ultime due vittime: Luigi Di Marzo, un 89enne morto nel dicembre 2022 a Casoria, e Gerardo Chintemi, di 96 anni, che è deceduto nel marzo 2023 a Vibonati, in provincia di Salerno. Gli investigatori hanno confermato la veridicità di questi decessi attraverso il riesame delle cartelle cliniche e l’analisi delle circostanze in cui si sono verificati. È ora compito della procura raccogliere ulteriori elementi di prova per accertare la responsabilità di Eutizia in queste morti.

Le indagini sui delitti passati

Una rete investigativa complessa

L’ufficio del pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un’indagine più ampia per chiarire non solo i delitti confessati recentemente, ma anche per investigare su due ipotetici omicidi avvenuti circa dieci anni fa. Eutizia ha raccontato di aver assassinato due pazienti a Latina nel 2014, ma ha difficoltà a fornire dettagli specifici, compresi i nomi, a causa del furto subito. Secondo la sua confessione, il borsello contenente informazioni identificative e il suo cellulare, dove erano memorizzati questi dati, gli sono stati rubati mentre cercava di dormire su una panchina.

L’importanza della verifica

I carabinieri di Caserta si trovano ora ad affrontare la complessità di verificare la veridicità delle affermazioni di Eutizia, non solo per le morti recenti ma anche per quelle passate. Gli investigatori dovranno collaborare con le autorità locali e passare al setaccio i registri delle assistenze sanitarie fornite negli anni a persone anziane per determinare se vi siano stati altri casi sospetti collegabili a Eutizia. È fondamentale che, oltre alla risoluzione dei casi attuali, vengano messe in atto misure preventive per evitare che simili situazioni possano ripetersi in futuro.

Considerazioni finali sulle vulnerabilità degli anziani

L’aspetto sociale e sanitario

La complessa situazione emersa dalle confessioni di Mario Eutizia non trascura l’urgente bisogno di riflessioni e misure riguardanti l’assistenza agli anziani. Le strutture e i servizi dedicati ai soggetti in età avanzata e alle loro fragilità dovrebbero garantire non solo il loro benessere fisico ma anche quello psicologico. Le autorità competenti sono ora chiamate a riflettere sulle modalità di vigilanza e monitoraggio delle persone che forniscono assistenza agli anziani, per prevenire abusi e garantire che la loro dignità e sicurezza possano essere sempre al centro dell’interesse pubblico.

L’intervento delle istituzioni

È fondamentale che le istituzioni lavorino in sinergia per implementare sistemi di controllo sui professionisti che operano in questo settore. Una maggiore attenzione e risorse dirette a questi aspetti potrebbero contribuire a migliorare il welfare degli anziani, tutelandoli da possibili atti di violenza e abuso.

La cruda realtà delle confessioni di Eutizia segna solo l’inizio di un’inchiesta che potrebbe rivelare molteplici sfide all’interno di un contesto sanitario troppo spesso trascurato.

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