Mario Vanacore si difende: la verità su Simonetta emerge

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Mario Vanacore si difende: la verità su Simonetta emerge - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione

Nuove indagini sul delitto di via Poma: Mario Vanacore torna a ribadire la sua estraneità

La recente svolta nelle indagini sul delitto di via Poma ha riportato l’attenzione sul caso che ha sconvolto l’Italia oltre 30 anni fa. Mario Vanacore, figlio del portiere del condominio dove venne trovato il cadavere di Simonetta Cesaroni, è stato indicato come il presunto killer. Tuttavia, Vanacore, oggi 64enne, ha sempre ribadito la sua estraneità al delitto e chiede di essere lasciato in pace.

“L’unica volta che ho visto Simonetta Cesaroni era morta”, ha dichiarato Vanacore a La Stampa. Questa affermazione smonta la tesi investigativa e trova supporto anche nelle parole dei magistrati del tribunale di Roma, che hanno chiesto l’archiviazione del caso a causa delle “ipotesi” e “suggestioni” che non consentono di confermare la fondatezza delle accuse.

Il nome di Mario Vanacore torna alla ribalta

Nonostante l’archiviazione del caso, il nome di Mario Vanacore è tornato a far parlare di sé. Secondo quanto riportato dai carabinieri nell’informativa, Vanacore sarebbe l’assassino di Simonetta Cesaroni. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Vanacore si trovava a Roma quel fatidico giorno insieme alla moglie e alla figlia e sarebbe salito nell’ufficio dove lavorava la giovane per fare alcune telefonate. Tuttavia, quando si è trovato di fronte a Simonetta, avrebbe cercato di molestarla e, in seguito, l’avrebbe uccisa. A supporto di questa teoria, gli investigatori citano l’agendina telefonica ritrovata nell’ufficio, che sarebbe appartenuta a Vanacore. Inoltre, si sospetta che i genitori di Vanacore abbiano coperto le sue responsabilità, ostacolando le indagini.

La difesa di Mario Vanacore e la richiesta di essere lasciato in pace

L’avvocato di Mario Vanacore, Claudio Strata, ha commentato la situazione affermando che “l’assassino di Simonetta Cesaroni non è stato trovato neanche questa volta”. Strata ha presentato un esposto in procura a Milano per calunnia e diffamazione riguardo a uno spettacolo teatrale sul caso di via Poma, che avrebbe insinuato la colpevolezza di Vanacore. L’avvocato ha sottolineato che è necessario perseguire chi specula sul caso e ha chiesto di lasciare in pace Vanacore e la sua famiglia.

Mario Vanacore, dal canto suo, si dice “arrabbiato” per la situazione e sottolinea che la sua posizione era stata esclusa anni fa. “È assurdo che vogliano chiudere la storia in questo modo”, ha dichiarato Vanacore. Il figlio del portiere ha evidenziato come la sua vita sia stata segnata da questa vicenda, che ha portato anche al suicidio del padre nel 2010. Vanacore esprime vicinanza alla famiglia di Simonetta Cesaroni, che continua a cercare la verità dopo 34 anni, perché anche loro non hanno ancora ottenuto giustizia.

Fonte: ANSA

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