Marito costringe la famiglia a bere litri di intruglio, arrestato per maltrattamenti in famiglia

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Marito costringe la famiglia a bere litri di intruglio, arrestato per maltrattamenti in famiglia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

Un episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Novara, dove un uomo marocchino di 47 anni è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. L’individuo ha costretto la moglie e i due figli minorenni a consumare un intruglio, credendo erroneamente che fossero posseduti da demoni. L’allerta è scattata il 17 agosto, quando la moglie ha contattato le autorità per chiedere aiuto.

La denuncia della moglie e l’intervento delle forze dell’ordine

La sera del 17 agosto, la moglie dell’uomo ha deciso di contattare la Polizia di Stato, esponendo una situazione di forte disagio familiare. Suo marito stava forzando il figlio a bere una sostanza liquida in quantità eccessive, un fatto che ha suscitato grande preoccupazione. Gli agenti della Squadra volante, giunti rapidamente sul luogo della denuncia, hanno trovato la donna e i suoi due figli. Subito è emersa la gravità della situazione: uno dei bambini appariva pallido e provato, raccontando di essere stato costretto a ingerire ben cinque litri di un liquido.

Nel corso della verifica, gli agenti hanno rinvenuto due taniche nel soggiorno. Una era piena di questo intruglio, mentre l’altra, vuota, mostrava segni di avere contenuto lo stesso liquido. Vista la situazione preoccupante, uno dei figli è stato portato immediatamente al pronto soccorso pediatrico per ricevere le cure necessarie, mentre la madre e l’altro bambino sono stati messi in sicurezza.

Accertamenti sull’abuso e la storia familiare

Durante la visita al pronto soccorso, la figlia, il solo membro della famiglia capace di comunicare fluentemente in italiano, ha raccontato agli operatori i maltrattamenti subiti sia lei che il fratello e la madre. Le violenze non erano recenti; la ragazza ha menzionato episodi di violenza risalenti a quasi dieci anni prima. La situazione familiare ha mostrato segnali di deterioramento dal 2020, anno in cui il padre ha cominciato a manifestare convinzioni deliranti riguardo alla presenza di demoni che avrebbero posseduto la sua famiglia.

Questa distorsione della realtà ha portato l’uomo a imporre ai familiari una pratica mensile di assunzione forzata del liquido, causandole gravi reazioni avverse, tra cui vomito, diarrea e perdita di appetito. È emerso che questa coercizione veniva associata a violenze fisiche nel caso in cui i membri della famiglia non si attenessero a questa richiesta.

Arresto e conseguenze legali per l’uomo

Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, gli agenti hanno proceduto all’arresto dell’uomo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Una volta in Questura, è stato avviato il processo di identificazione e registrazione dell’arresto. Le autorità hanno riscontrato che gli atti coercitivi perpetrati dall’uomo rappresentavano una violazione grave delle norme di protezione dei minori e della legge sul maltrattamento in famiglia.

Nel successivo interrogatorio in sede di udienza, il Gip ha accolto le istanze del pubblico ministero, decretando la custodia cautelare in carcere per il 47enne. La modifica del suo comportamento e le credenze aberranti rappresentano un chiaro segnale della necessità di intervento e supporto psicosociale per la famiglia, ora sotto tutela sociale. Il caso ha sollevato importanti interrogativi sulla salute mentale e sulla protezione di soggetti vulnerabili, sottolineando l’importanza di risposte tempestive e adeguate da parte delle istituzioni.

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