Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2024 by Redazione
Mostra-conferenza a Modena sulla rinascita di Mariupol dopo la guerra
Un evento che sta suscitando polemiche è la mostra-conferenza programmata a Modena sulla città di Mariupol, che è stata rasa al suolo e strappata dalla Russia all’Ucraina nella guerra in corso da quasi 2 anni. L’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna organizzerà l’evento il 20 gennaio nella Sala Civica della città emiliana.
La mostra-conferenza avrà lo scopo di presentare al pubblico modenese i risultati della nuova amministrazione cittadina dopo la liberazione definitiva nella primavera del 2022. Parteciperanno come relatori della conferenza il Presidente dell’Associazione Luca Rossi, il Console Generale della Federazione Russa Dmitry Shtodin, il rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili (MIR) Eliseo Bertolasi e il giornalista indipendente Andrea Lucidi.
Polemiche e appelli per bloccare l’evento
L’evento ha suscitato diverse polemiche e molti si sono appellati al sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, affinché blocchi l’evento. La deputata del Pd Lia Quartapelle ha scritto un post in cui chiede al sindaco di intervenire per evitare che si concedano spazi pubblici a iniziative di propaganda per la Russia fatte sulle spalle di Mariupol, una città devastata da Putin.
Anche il senatore di Italia Viva Enrico Borghi ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’evento, definendolo un tentativo di sovvertire la verità e inquinare la comunicazione. Borghi ha sottolineato come la dottrina Gerasimov sulla disinformazione stia trovando adepti in Italia e che l’evento di Modena sia un anello di questa catena. Ha inoltre dichiarato che è inaccettabile che un evento del genere si svolga in locali pubblici.
La dottrina Gerasimov e la disinformazione
La dottrina Gerasimov, conosciuta per la sua applicazione nella disinformazione, propaganda e creazione di fake news, mira a individuare i punti deboli dei processi decisionali delle democrazie per destabilizzarle. L’evento di Modena è stato definito come un anello di questa catena, che cerca di influenzare le istituzioni democratiche.
Le polemiche e gli appelli per bloccare l’evento mostrano la preoccupazione riguardo alla manipolazione dell’opinione pubblica e alla diffusione di informazioni distorte. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se l’evento si svolgerà come programmato.