Marlon Brando: un’icona del cinema tra amori, tormenti e rivoluzioni artistiche

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Marlon Brando: un'icona del cinema tra amori, tormenti e rivoluzioni artistiche - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 by Francesca Monti

Introduzione:
A cento anni dalla sua nascita, Marlon Brando continua a essere un’icona del cinema mondiale. Attore rivoluzionario, capace di portare sullo schermo un nuovo modo di recitare, fatto di immedesimazione totale nel personaggio e naturalezza, Brando ha vissuto una vita intensa e tormentata, segnata da amori, successi e delusioni. La sua autobiografia, “Le canzoni che mi insegnava mia madre”, rieditata in occasione del centenario della sua nascita, ci svela l’uomo dietro il mito, tra inquietudini, amori e un’infanzia difficile.

1. ‘infanzia difficile e la passione per la recitazione

Marlon Brando nasce a Omaha, nel Nebraska, il 3 aprile del 1924, da una famiglia di alcolisti. Fin da bambino, l’attore vive un’infanzia difficile, segnata dalle assenze del padre e dalle continue ricerche della madre nei bar del quartiere. A fare da rifugio a questo disagio familiare è la tata indonesiana, la donna che Brando ricorderà come la più importante della sua vita. È lei a trasmettergli affetto e calore, in un’infanzia altrimenti segnata dal dolore e dall’abbandono.

La passione per la recitazione arriva presto, e con essa la possibilità di sfuggire a un’esistenza difficile. Brando si iscrive all’Actors Studio di New York, dove incontra Stella Adler, l’insegnante che lo formerà artisticamente e lo porterà a diventare un’icona del cinema mondiale.

2. La rivoluzione artistica e i successi cinematografici

Brando rappresenta una vera e propria rivoluzione artistica nel mondo del cinema. Prima di lui, gli attori erano impostati, con dizione perfetta e enfasi retorica. Con Brando arriva invece l’immedesimazione totale nel personaggio, la naturalezza e la meravigliosa finzione che sembra più vera del vero.

Tra i suoi successi cinematografici, ricordiamo “Un tram che si chiama desiderio” e “Fronte del porto” di Elia Kazan, “Il padrino” di Francis Ford Coppola e “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. In questi film, Brando dimostra tutta la sua abilità artistica, la capacità di calarsi nei personaggi e di renderli indimenticabili.

3. Gli amori e le relazioni

La vita sentimentale di Marlon Brando è stata altrettanto intensa e tormentata. ‘attore ha avuto tre mogli e numerose relazioni, sia con donne che con uomini. Tra le sue conquiste, ci sono bellezze come Marilyn Monroe, Anita Ekberg e Ava Gardner. Ma la donna della sua vita, come rivela nella sua autobiografia, è stata la sua tata indonesiana, colei che lo ha fatto sentire accudito e amato in un’infanzia difficile.

Brando non ha mai nascosto la sua bisessualità, parlandone con assoluta naturalezza. È stato un uomo incredibilmente moderno nel modo di porsi, ambientalista ante litteram e sensibile nei confronti delle minoranze.

In conclusione, Marlon Brando rappresenta un’icona del cinema mondiale, un’artista rivoluzionario e un uomo tormentato. La sua autobiografia ci svela l’uomo dietro il mito, tra inquietudini, amori e un’infanzia difficile. A cento anni dalla sua nascita, Brando continua a essere un punto di riferimento per il cinema e per gli attori di tutto il mondo.

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