Nell’ambito della preparazione per la stagione calcistica 2024/25, che avrà inizio sabato 17 agosto, i funzionari italiani si attivano per affrontare problemi gravi e persistenti legati al razzismo e all’antisemitismo. Durante una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Lamberto Giannini, sono state delineate strategie rigide e innovative per reprimere la violenza e la discriminazione all’interno dello sport, con un particolare focus sulla Serie A.
Il prefetto Lamberto Giannini ha dichiarato la necessità di implementare misure drastiche contro qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo durante le partite di calcio. L’approccio prevede non solo azioni punitive immediate durante le partite, ma anche strategie preventive da adottare dai club stessi. È stato reso noto che, nella situazione in cui episodi di intolleranza dovessero verificarsi, le partite potrebbero essere interrotte, seguendo il protocollo di emergenza.
Il prefetto ha sottolineato che entrambi i club coinvolti, ROMA e LAZIO, dovranno collaborare per diffondere messaggi positivi attraverso campagne di sensibilizzazione, che includeranno “spot antidiscriminatori”. Questa misura mira a incoraggiare comportamenti civili e rispettosi tra i tifosi, contribuendo a un cambiamento culturale all’interno dello stadio e oltre. Quindi, si pone l’accento non solo sulla repressione, ma anche sull’educazione come leva fondamentale per un futuro migliore.
Nel contesto della lotta contro l’odio e la violenza, è stato menzionato l’impegno formale dei club a far rispettare un codice etico. Questo codice deve essere una guida chiara per i comportamenti accettabili all’interno e all’esterno degli stadi e sarà fondamentale nella formazione e preparazione di tifosi e giocatori. I club, in collaborazione con le autorità, devono assumersi la responsabilità di garantire un ambiente di gioco sicuro e rispettoso, lavorando insieme per prevenire il ripetersi di incidenti che hanno caratterizzato la stagione precedente.
Nonostante gli sforzi per migliorare la situazione, la scorsa stagione ha registrato diversi episodi preoccupanti di razzismo e antisemitismo. Un episodio chiave si è verificato nel mese di aprile, quando nella capitale italiana sono apparsi adesivi antisemiti in occasione del derby romano. Questi adesivi raffiguravano Adolf Hitler e Benito Mussolini indossando la maglia della ROMA, mentre su un altro adesivo era presente una rappresentazione inquietante dell’ex simbolo degli Irriducibili della LAZIO, mr Enrich, vestito come un deportato nei campi di concentramento.
Un altro grave episodio è accaduto a marzo, durante un viaggio dei tifosi della LAZIO a Monaco di Baviera. Qui, i sostenitori hanno intonato cori di stampo fascista in un luogo simbolico come la Hofbräuhaus, storicamente associata al regime di Adolf Hitler. Questi eventi hanno sollevato profonda preoccupazione tra le autorità e i rappresentanti del calcio, evidenziando la necessità di una risposta dura e tempestiva.
Grazie all’attivazione di misure di vigilanza più severe, le autorità sperano di prevenire futuri incidenti simili e garantire un ambiente sportivo sano. Collaborazioni con le forze dell’ordine e una presenza costante durante le partite rappresentano passi cruciali nel percorso verso una maggiore sicurezza negli stadi. Solo attraverso un impegno collettivo e determinato si potrà sperare di mettere fine a queste pratiche discriminatorie e di garantire il rispetto di tutti i tifosi, senza distinzione.
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