“Mastectomia preventiva: Gene Jolie, l’unica strategia contro il cancro”

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"Mastectomia preventiva: Gene Jolie, l'unica strategia contro il cancro" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

La scelta coraggiosa di Angelina Jolie e Bianca Balti: la mastectomia preventiva per evitare il cancro al seno

La mastectomia preventiva, una scelta difficile ma coraggiosa, è stata fatta da due donne famose: Angelina Jolie e Bianca Balti. Entrambe hanno deciso di sottoporsi a questa procedura per evitare il cancro al seno. Le due donne avevano una mutazione genetica chiamata Brca1 e Brca2, che aumenta il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie in modo aggressivo e precoce. La scelta di Angelina Jolie e Bianca Balti ha suscitato molte discussioni in Italia, ma secondo la professoressa Marzia Salgarello, chirurgo plastico ricostruttivo presso la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e presidente di Beautiful After Breast Cancer (Babc) Italia Onlus, è l’unica opzione plausibile. “L’alternativa è attendere l’arrivo del tumore”, afferma la professoressa Salgarello.

La necessità di una nuova strategia per le donne con mutazione Brca

Purtroppo, la mastectomia preventiva non è un’opzione accessibile per le donne comuni in Italia, a meno che non possano permettersi di pagarla privatamente. Il Sistema sanitario nazionale non copre questa procedura, nemmeno per le donne con mutazione Brca. La professoressa Salgarello sottolinea che è necessaria una nuova strategia per queste donne. “Alle donne comuni è negata la possibilità della mastectomia bilaterale preventiva, a meno che non siano in grado di sostenerne i costi, ricorrendo all’intervento privatamente”, afferma.

Il cancro al seno in Italia e l’importanza del test genetico

Il cancro al seno è il tumore più diagnosticato in Italia. Nel 2020, sono stati stimati 54.976 casi nella popolazione femminile, rappresentando il 30,3% di tutti i tumori. Secondo l’Istituto superiore di sanità, il 5-10% dei tumori al seno è ereditario e è legato alla presenza di mutazioni nei geni Brca1 e Brca2. Queste mutazioni aumentano il rischio di sviluppare il cancro al seno in modo significativo. Anche gli uomini possono essere colpiti da questa mutazione, soprattutto in giovane età. I tumori al seno causati da mutazioni Brca sono spesso aggressivi e colpiscono persone giovani.

Secondo l’associazione aBRCAdabra, in Italia ci sono circa 150.000 persone con mutazioni Brca, che corrispondono a una persona ogni 400. Queste mutazioni possono essere trasmesse ai figli con una probabilità del 50% a ogni nuova gravidanza. È importante effettuare un test genetico per individuare queste mutazioni e prendere le misure preventive necessarie. Per coloro che risultano positivi al test, le opzioni includono la sorveglianza attiva, che prevede controlli regolari come mammografie, risonanze magnetiche ed ecografie, oppure la chirurgia preventiva. La chirurgia preventiva è considerata la scelta migliore per evitare il cancro al seno, ma purtroppo non è accessibile a tutte le donne in Italia.

Le esperte sottolineano l’importanza di garantire alle donne la possibilità di scegliere la chirurgia preventiva. “Attendere che il cancro arrivi non è una soluzione possibile”, affermano. È necessario che il Sistema sanitario nazionale prenda in considerazione l’inclusione della mastectomia preventiva per le donne con mutazione Brca nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), in modo che tutte le donne abbiano accesso a questa opzione vitale per la loro salute.

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