Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Matteo Messina Denaro, ex latitante e boss mafioso, portava sul braccio sinistro un tatuaggio con una data che sembra avere un significato particolare per lui: l’otto ottobre 1981, scritta in numeri romani. Questa data potrebbe riferirsi al suo ingresso formale in Cosa Nostra e al suo debutto come killer. Ma cosa accadde veramente quel giorno e quello successivo? Gli inquirenti sospettano che sia stato un momento fondamentale per la vita del boss, un momento che ha segnato l’inizio della sua carriera criminale.
1. ‘otto ottobre 1981: l’ingresso in Cosa Nostra
Il giovane Matteo Messina Denaro, all’epoca solo diciannovenne, era il rampollo della famiglia di don Ciccio Messina Denaro. ‘otto ottobre 1981 potrebbe essere la data in cui il giovane Matteo ha fatto il suo ingresso formale in Cosa Nostra, il noto sodalizio mafioso siciliano. Questa ipotesi è stata suggerita dagli inquirenti che hanno cercato di ricostruire la vita del boss attraverso le sue stesse parole e i suoi tatuaggi.
Il tatuaggio con la data in numeri romani sul braccio sinistro di Messina Denaro è stato uno degli elementi chiave per gli investigatori, che hanno cercato di capire il significato di quella data per il boss. “È una data per me importante”, avrebbe detto lo stesso Messina Denaro alle sorelle durante un colloquio in carcere dopo il suo arresto.
2. Il venerdì nero di Palermo: il debutto come killer
Ma l’otto ottobre 1981 non è stato solo il giorno dell’ingresso in Cosa Nostra per Matteo Messina Denaro. Il giorno successivo, il nove ottobre, è passato alla storia come il “venerdì nero” di Palermo, una giornata di sangue in cui si verificarono cinque omicidi in città e uno in provincia in poche ore.
Secondo gli investigatori, Matteo Messina Denaro potrebbe aver partecipato a questi delitti, segnando così il suo debutto come killer. Le vittime di quella che è stata definita come una vera e propria “pioggia di fuoco” che ha insanguinato la città furono Antonino Vitale, Calogero Misuraca, Agostino Calabria, Giovanni Costanza, Giuseppe Stabile e Salvatore Manno.
3. Le conseguenze del venerdì nero di Palermo
La mattanza del venerdì nero di Palermo indusse l’allora ministro dell’Interno Virginio Rognoni a mandare a Palermo il vice capo della polizia. Questa giornata di sangue ha segnato non solo l’inizio della carriera criminale di Matteo Messina Denaro, ma anche un momento cruciale nella storia della mafia siciliana.
La guerra di mafia che stava insanguinando la Sicilia in quel periodo ha visto coinvolte diverse famiglie mafiose, tra cui quella di Messina Denaro. ‘ingresso formale in Cosa Nostra e il debutto come killer di Matteo Messina Denaro hanno rappresentato un passaggio importante per la famiglia mafiosa, che ha visto nel giovane rampollo il futuro boss della mafia siciliana.
Ma la storia di Matteo Messina Denaro non finisce qui. Dopo decenni di latitanza, il boss è stato finalmente arrestato e condannato per i suoi crimini. La sua storia, però, rimane un monito per tutti coloro che cercano di contrastare la mafia e di portare giustizia alle vittime dei suoi crimini.