Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Redazione
Un vasto incendio di sterpaglie ha colpito la zona di Ponte Mammolo, alla periferia di Roma, causando preoccupazione per la salute pubblica a causa delle tossine sprigionate nell’aria. L’area è stata oggetto di un’ordinanza da parte del sindaco Roberto Gualtieri, che ha attivato una serie di restrizioni. L’agenzia regionale ARPA ha fornito dati preoccupanti relativi alla presenza di diossine, con valori ben oltre la soglia di sicurezza.
L’incendio e le sue conseguenze ambientali
Dettagli sull’incendio
Il maxi-incendio è divampato nelle ultime ore di luglio, interessando una vasta area di sterpaglie nella zona di Ponte Mammolo. Le fiamme hanno creato non solo danni ambientali ma anche preoccupazioni per la salute della popolazione locale. La rapida diffusione del rogo è stata facilitata dalle condizioni meteorologiche presenti, con venti forti e temperature elevate. Le operazioni di spegnimento, impegnative a causa dell’estensione dell’incendio, hanno visto l’intervento di vigili del fuoco e mezzi aerei, ma i fumi tossici si sono diffusi nell’aria in modo veloce.
La rilevazione di diossine e altre sostanze nocive
L’ARPA ha riportato dati che evidenziano un livello di diossine rilevato tra il 29 e il 30 luglio di 92 picogrammi per metro cubo . Questo valore è particolarmente significativo se confrontato con la soglia di sicurezza, fissata a 0,1 pg/m³. Oltre alla diossina, le analisi comprendono anche il benzopirene, la cui concentrazione è attualmente in fase di valutazione. Tuttavia, un ulteriore dato preoccupante riguarda i PCB, rilevati a 2200 pg/m³, che cade nella forbice di normalità tra 3 e 3000 pg/m³. L’inaspettata presenza di queste sostanze ha spinto il Campidoglio ad agire rapidamente per proteggere la salute pubblica.
I divieti imposti dal Comune di Roma
Le ordinanze sul consumo e la raccolta
In risposta alla situazione, il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza che impone specifici divieti nell’area colpita dall’incendio. Tra le restrizioni figura il divieto di raccolta per il consumo o la vendita di prodotti vegetali e animali. Questa misura è intesa a prevenire la contaminazione dei cibi e garantire la sicurezza alimentare per la popolazione residente e i visitatori. Le autorità monitoreranno attentamente l’andamento dell’inquinamento ambientale nei prossimi giorni.
Raccomandazioni per la cittadinanza
Il Comune ha inoltre raccomandato a tutti i cittadini presenti o in transito nel raggio di due chilometri dal sito dell’incendio di adottare specifiche misure precauzionali. È consigliato lavare accuratamente balconi e davanzali per rimuovere eventuali particelle tossiche depositate. Anche frutta e verdura coltivate in zona devono essere scrupolosamente pulite prima del consumo. Inoltre, chiunque possieda alimenti conservati all’aperto deve trattarli con particolare attenzione prima di mangiarli. Infine, si raccomanda di seguire le istruzioni per la pulizia dei filtri dei climatizzatori, per garantire un’aria più pulita nelle abitazioni.
La situazione è quindi sotto controllo, con le autorità locali pronte a monitorare eventuali sviluppi e adattuare le ordinanze in base ai dati raccolti dalle analisi ambientali.