Meloni svela la verità sul caso Verdini e le Europee a Pozzolo - avvisatore.it
La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni è stata caratterizzata da un’attesa prolungata per una domanda spinosa. Dopo un’ora, finalmente arriva la 15esima domanda, che riguarda il caso Pozzolo. Il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, è stato coinvolto in un incidente avvenuto durante il cenone di Capodanno a Rosazza, in cui è stato sparato un colpo d’arma da fuoco dalla sua pistola. Meloni non ha esitato a prendere posizione, affermando che chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con serietà e responsabilità. Ha quindi richiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione garanzia dei probiviri di Fdi e che venga sospeso dal partito durante il processo.
Durante la conferenza stampa, Giorgia Meloni ha difeso la sua posizione sulla responsabilità personale e ha sottolineato che non è disposta a pagare per gli errori altrui. Ha affermato che chiunque sia accanto a lei deve comprendere la responsabilità che ha sulle spalle. Meloni ha anche affrontato il caso Verdini, figlio di Denis e fratello di Francesca, compagna di vita del vicepremier Matteo Salvini, arrestato nell’ambito di un’inchiesta su Anas. Ha invitato ad attendere gli sviluppi dell’inchiesta e ha sottolineato che Salvini non viene chiamato in causa e quindi non deve riferire in Aula.
Giorgia Meloni ha risposto alle domande con fermezza e ha mostrato di essere già entrata in partita per le elezioni europee imminenti. Ha aperto la possibilità di una sua candidatura e ha accettato la sfida di un confronto televisivo con la segretaria dem Elly Schlein. Tuttavia, ha sottolineato che la decisione sulla sua candidatura deve essere presa e condivisa con gli altri alleati. Meloni ha anche parlato degli assetti post-elettorali, affermando di lavorare per una “maggioranza alternativa” a quella attuale, costituita da Ppe, Pse e Liberali. Ha anche respinto l’idea di fare accordi con la sinistra per una “maggioranza stabile in Parlamento”.
In conclusione, Giorgia Meloni ha respinto le accuse di isolamento dell’Italia in Europa a causa della mancata ratifica della riforma del Mes. Ha definito lo strumento obsoleto e ha sottolineato che non c’è mai stata una maggioranza in Parlamento per la sua approvazione. Ha anche respinto le accuse di un “fallo di reazione” al nuovo Patto di stabilità e crescita, affermando che è una sintesi con cui è soddisfatta. Infine, ha parlato delle sfide future, tra cui la riforma della giustizia, il contrasto alla burocrazia e un progetto per finanziare borse di studio per gli studenti meritevoli.
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