Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1° maggio 1947, rimane un episodio tragico della storia italiana e rappresenta un simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori. Il memoriale dedicato alle vittime, situato a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, è attualmente in condizioni preoccupanti, suscitando l’attenzione della CGIL e dell’associazione Portella della Ginestra. Queste realtà hanno lanciato un appello alle autorità regionali affinché vengano avviati urgenti interventi di restauro per preservare la memoria di questo importante avvenimento.
Uno sguardo sulla strage di Portella della Ginestra
Il contesto storico
Portella della Ginestra è stata il teatro di uno dei più gravi episodi di violenza politica in Italia del secondo dopoguerra. Nella giornata del primo maggio, centinaia di contadini erano riuniti per celebrare la festa dei lavoratori, quando un commando della banda di Salvatore Giuliano aprì il fuoco sulla folla, causando la morte di undici persone e ferendo numerosi altri. Questo tragico evento si inserisce in un contesto di forte tensione sociale e politica, con i contadini che stavano rivendicando diritti e riforme agrarie in un periodo di grave instabilità.
Il memoriale: un simbolo di memoria
Il memoriale di Portella della Ginestra, progettato da Ettore de Conciliis tra il 1979 e il 1980, è stato concepito per onorare la memoria delle vittime. Composto da diverse sculture e iscrizioni incise su pietre locali, il sito funge sia da luogo di commemorazione che da denuncia delle violenze subite. Ogni elemento è un richiamo alla necessità di non dimenticare le atrocità del passato e di continuare a combattere per la giustizia sociale.
Lo stato di degrado del memoriale
Le segnalazioni della CGIL
Recentemente, la CGIL di Palermo ha espresso preoccupazione per il pessimo stato di conservazione del memoriale. In una lettera inviata all’assessore ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, il sindacato ha messo in luce numerosi problemi strutturali: lesioni nelle pietre, macchie e incrostazioni sulle sculture, inclinandosi alcuni dei menhir che segnalano i luoghi in cui caddero le vittime. Inoltre, il muro a secco che rappresenta la traiettoria degli spari ha subito danneggiamenti, compromettendo l’integrità del memoriale.
L’urgenza di interventi restaurativi
L’urgenza di interventi conservativi è stata sottolineata dai rappresentanti della CGIL e dell’associazione Portella della Ginestra. Nel corso di un convegno tenutosi lo scorso maggio a Palazzo dei Normanni, è emersa la necessità di avviare un progetto di restauro per questo bene culturale. Tuttavia, nonostante le sollecitazioni, il progetto non è stato né definito né finanziato, lasciando il sito in uno stato di abbandono e degrado preoccupante.
Request for action: l’appello alla regione siciliana
La richiesta di finanziamenti
Nella lettera indirizzata alle autorità, la CGIL e l’associazione hanno espresso il desiderio di avviare un incontro per discutere della situazione del memoriale e delle proposte per il recupero. Nel documento sono state alleghate fotografie che testimoniano le condizioni attuali del sito. Il segretario generale della CGIL Palermo, Mario Ridulfo, ha evidenziato l’importanza di un rapido intervento, soprattutto in vista dell’ottantesimo anniversario della strage, previsto per il primo maggio 2027.
La necessità di una salvaguardia immediata
L’appello è chiaro: non solo è necessario intervenire per salvaguardare questo importante patrimonio storico, ma è indispensabile farlo in tempi brevi, affinché le future generazioni possano continuare a commemorare e comprendere il significato di ciò che accadde quel tragico giorno di maggio nel 1947.