Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
La discussione sulla ratifica del Mes ancora incerta
La data del 14 dicembre è stata cerchiata di rosso sul calendario come il giorno in cui si terrà la discussione sulla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Tuttavia, secondo fonti di governo, è altamente improbabile che ciò avvenga quel giorno. La discussione sul Mes è solo il quarto punto all’ordine del giorno, preceduto da altri provvedimenti che terranno impegnata l’Aula di Montecitorio fino all’ora di pranzo.
La posizione di Forza Italia
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, ha parlato di un “intasamento nel calendario” e ha sottolineato che il governo sta facendo uno sforzo per ottenere una deroga al Patto di stabilità, in modo da poter scomputare i costi del Pnrr e della guerra in Ucraina dal bilancio dello Stato. Barelli ha affermato che se la ratifica del Mes potesse portare a questo risultato, per Forza Italia non sarebbe un problema approvarla, magari con una “salvaguardia” che preveda un’autorizzazione parlamentare all’utilizzo del Mes, se necessario.
Il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha ribadito la necessità di una “logica a pacchetto” nell’agenda europea, che includa il nuovo Patto di stabilità, il Mes, l’Unione bancaria e l’armonizzazione fiscale. Tajani ha sottolineato che è importante avere una visione comune della politica economica europea.
La posizione della Lega
La Lega, invece, si è sempre mostrata contraria al Mes. Il capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, ha dichiarato che il Patto di stabilità è lontano dall’essere concluso e che il 14 dicembre non si discuterà del Mes, poiché ci sono altri provvedimenti in calendario che hanno priorità. Molinari ha aggiunto che la posizione della Lega è nota, ma che aspetteranno di capire le indicazioni della presidente del Consiglio, Meloni, prima di prendere una decisione definitiva sul Mes.
Il vertice di Bruxelles
La decisione sulla ratifica del Mes sembra essere legata al vertice di Bruxelles, che si terrà il 14 e 15 dicembre. Il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha dichiarato che il Mes fa parte di un ragionamento più ampio e che bisogna aspettare le modifiche che verranno definite durante il Consiglio europeo. Fitto ha sottolineato che non si può affrontare la questione del Mes in modo autonomo, ma bisogna considerare anche altri temi importanti come il finanziamento dell’Ucraina, l’immigrazione e il sostegno alle imprese.
Le opposizioni, nel frattempo, criticano il governo per la sua indecisione. Luigi Marattin di Italia Viva parla di “pagliacciate” e invita l’esecutivo a prendersi le sue responsabilità. Riccardo Magi di +Europa punta il dito contro il “sovranismo paranoico di Fratelli d’Italia e Lega”. Davide Faraone di Italia Viva definisce lo spettacolo del governo “indecente”.
La discussione sulla ratifica del Mes rimane quindi incerta, con il governo che cerca una deroga al Patto di stabilità e la Lega che mantiene una posizione contraria. La decisione finale sembra essere legata al vertice di Bruxelles, dove verranno definite le modifiche all’agenda europea.