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Metalmeccanici chiedono più welfare e 280 euro di aumento salariale

Proposta Sindacale per il Rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno presentato una proposta di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici con Federmeccanica e Assistal. Tra i punti salienti, si evidenzia un aumento medio dei minimi retributivi di 280 euro, l’incremento dei flexible benefit a 250 euro e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Queste proposte mirano a favorire il welfare e la conciliazione tra vita e lavoro, con particolare attenzione a congedi parentali e smart working.

«Sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro per portarlo progressivamente a 35 ore settimanali».

Scadenza Imminente per il Contratto dei Metalmeccanici

Con la scadenza del contratto attuale fissata al 30 giugno, più di 1,5 milioni di lavoratori in 30.000 aziende del settore metalmeccanico si preparano al rinnovo contrattuale. Questo settore, che nel 2022 ha contribuito all’8% del PIL italiano e rappresenta il 6,2% dell’occupazione, si appresta a votare la proposta sindacale tramite consultazione certificata con voto segreto dei lavoratori per l’approvazione finale.

Dettagli sull’Aumento Retributivo e Proposte di Welfare

L’aumento proposto dei minimi retributivi di 280 euro riguarda il livello C3 dell’inquadramento contrattuale, mentre si propone un’indennità di 700 euro per i dipendenti di imprese senza contrattazione aziendale. Sul fronte del welfare, i sindacati propongono un aumento dei flexible benefit a 250 euro annui e la creazione di una Piattaforma metalmeccanica Welfare nazionale per favorire la conversione del premio di risultato in prestazioni di welfare. Inoltre, si prevede la sperimentazione e consolidamento della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative e attrarre le giovani generazioni nel settore.

«Nella piattaforma si chiede l’adeguamento progressivo del contributo mensile a carico aziendale di 4 euro a dipendente, per sviluppare prestazioni di carattere integrativo e mutualistico erogate dal Fondo sanitario».

Redazione

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