Michele Raule: La Tragica Morte dell’Alpinista Benefico

Michele Raule, l’intraprendente ingegnere meccanico di San Lazzaro noto per il suo impegno sociale, ha perso la vita in un tragico incidente sul Monte Bianco. Raule, 50 anni, stava cercando di raccogliere fondi per l’associazione Ageop, che sostiene i bambini affetti da tumore.

L’Incidente Mortale vicino al Rifugio Gonella

Raule, insieme al fratello e altri due compagni, stava facendo ritorno dalla salita alla vetta seguendo la via normale italiana quando è scivolato su un nevaio. La caduta di circa 100 metri lo ha portato a finire in un crepaccio nel ghiacciaio del Miage, proprio vicino al rifugio Gonella. Questo triste evento ha richiamato alla mente la perdita di un alpinista tedesco avvenuta nello stesso punto poche settimane prima.

Il Sogno Interrotto di Michele Raule

Il progetto ambizioso di Raule, intitolato ‘Quattro vette per cinque Stati’, che prevedeva di scalare le cime più alte d’Italia e dei paesi confinanti entro il 2025, è stato bruscamente interrotto da questo incidente. La sua passione per le sfide estreme lo aveva spinto a programmare un’impresa senza precedenti: raggiungere la vetta del Monte Bianco partendo dal mare e senza fermarsi a dormire lungo il percorso, tutto a piedi.

Il Recupero del Corpo e il Dolore della Famiglia

Nell’operazione di recupero, svoltasi questa mattina, sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves. Questo tragico epilogo ha lasciato la moglie e i tre figli di Raule nel dolore più profondo, interrompendo prematuramente la vita di un uomo che ha sempre dimostrato coraggio e generosità nei confronti degli altri.

Il contributo di Michele Raule alla causa dell’associazione Ageop e il suo spirito appassionato di sfide resteranno indelebili nella memoria di coloro che lo hanno conosciuto e ammirato.

NOTIZIA ORIGINALE: ANSA