Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
Miroslav Mihajlovic: un anno senza suo padre
A un anno dalla scomparsa del padre Sinisa, Miroslav Mihajlovic ha rilasciato un’intervista al Quotidiano Nazionale, in cui ha parlato del difficile anno trascorso senza di lui. Miroslav ha ammesso che è stato un periodo complicato, ma ha trovato conforto nel calcio, che gli ha permesso di staccare dalla realtà e di sentirsi vicino a suo padre.
La scelta di diventare allenatore
Miroslav ha spiegato che suo padre gli ha insegnato a seguire le proprie passioni. Nonostante il peso del suo cognome, Miroslav ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore perché ama questo lavoro. Ha provato anche la strada del calciatore, ma ha capito che non era la sua strada. Essere “figlio di” era un peso troppo grande da sopportare nel mondo del calcio. Ammira giocatori come Chiesa e Maldini, che nonostante il confronto con i loro genitori, sono riusciti a raggiungere grandi traguardi. Miroslav ha deciso di andare avanti come se stesso, senza farsi influenzare dal cognome che porta.
L’eredità di Sinisa
Miroslav ha raccontato che suo padre gli ha lasciato il coraggio e i suoi valori, come la lealtà, il rispetto e la sincerità. Sinisa gli ha insegnato a fare ciò che ama al cento per cento, anche oltre l’impossibile. Miroslav ha ricordato come suo padre abbia continuato ad allenare il Bologna nonostante la lotta contro la leucemia. Ha ammirato la sua determinazione e il suo coraggio. Sinisa era un leone in gabbia, non si arrendeva mai. Anche quando era malato, continuava a camminare e a lottare. Purtroppo, il 16 dicembre tutto si è fermato e Sinisa è dovuto lasciare il campo. Miroslav ha ammesso che la perdita è stata dura da affrontare, ma ringrazia i tifosi e le persone che sono state vicine alla sua famiglia in questo momento difficile.
Miroslav ha anche parlato di sua madre Arianna, che non mostra il suo dolore perché è una donna forte. Miroslav sa quanto sua madre stia soffrendo e lui e i suoi fratelli cercano di sostenerla. Ha raccontato che suo padre era un uomo duro, ma dentro di sé era buonissimo. Sinisa ha sempre incoraggiato i suoi figli a studiare e a dare il massimo in tutto ciò che fanno. Miroslav ha deciso di farsi un tatuaggio che raffigura suo padre mentre calcia una punizione, per mostrare la sua ammirazione e il suo amore per lui.
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