Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Redazione
La giunta di Milano ha approvato un’importante sperimentazione del taser, un’arma a impulsi elettrici, destinato alla Polizia locale, in risposta alle crescenti esigenze di sicurezza urbana. Questa iniziativa arriva dopo un mandato del Consiglio comunale e prevede l’implementazione di regolamenti e linee guida tecnico-operative in collaborazione con ATS. La sperimentazione mira non solo a equipaggiare le forze dell’ordine ma anche a creare un deterrente efficace contro la criminalità.
Approvazione e norme preoperative della sperimentazione
Il progetto della giunta comunale
La giunta di Palazzo Marino ha ufficializzato l’avvio della sperimentazione del taser, un passo significativo verso il potenziamento delle capacità operative della Polizia locale. Secondo le disposizioni approvate, l’arma a impulsi elettrici sarà utilizzata in modo da rispondere alle necessità di sicurezza della comunità milanese. L’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, ha sottolineato l’importanza di questo dispositivo come strumento deterrente, adattabile per le pattuglie su strada.
La sperimentazione, che avrà una durata di sei mesi, prevede l’introduzione di sei taser che saranno distribuiti strategicamente alle pattuglie operative. Questi dispositivi non saranno dotati ai singoli agenti, ma saranno messi a disposizione dei reparti operativi in base alle situazioni che ne richiedono l’uso. La decisione di non fornire i taser a tutti gli agenti è indice di una valutazione ponderata della loro efficacia e necessità in specifiche circostanze.
Il ruolo delle bodycam e la formazione del personale
Un aspetto cruciale della sperimentazione è l’integrazione dei taser con le bodycam, dispositivi che registreranno gli interventi della Polizia locale. Questa combinazione mira a garantire la massima trasparenza e responsabilità nell’uso di tale tecnologia. Il Comune sta predisponendo un disciplinare d’uso che sarà elaborato dal Comandante della Polizia locale, garantendo che la sperimentazione avvenga nel rispetto delle normative sulla privacy.
Per il corretto uso del taser, circa 60 agenti saranno selezionati per un programma di formazione dedicato, fondamentale per garantire che tali strumenti vengano utilizzati in modo appropriato e sicuro. La decisione di concentrare il training su un numero definito di agenti è motivata dall’intento di stabilire procedure operative standardizzate che possano essere replicate in futuro.
Obiettivi e aspettative della sperimentazione
Potenziare la sicurezza e la presenza delle forze dell’ordine
Con l’introduzione del taser, l’amministrazione comunale intende potenziare non solo la sicurezza urbana ma anche la presenza delle forze dell’ordine nelle strade di Milano. Granelli ha affermato che il fine ultimo è quello di avere un corpo di polizia più efficiente e pronto a rispondere alle esigenze di una città in continua evoluzione e alle sfide legate alla sicurezza pubblica. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di reclutare nuovi agenti per garantire una maggiore copertura sul territorio.
La sperimentazione del taser rappresenta un’opportunità importante per misurare l’efficacia di un mezzo non letale nel gestire situazioni critiche. Le autorità locali si aspettano che questo approccio possa ridurre il ricorso a mezzi più estremi, contribuendo così a un ambiente urbano più sicuro per i cittadini.
Un passo verso nuove strategie di polizia
La sperimentazione del taser è vista anche come un passo verso l’adozione di nuove strategie di approccio alla sicurezza pubblica. L’analisi dei risultati ottenuti nel corso dei sei mesi di esperimenti sarà cruciale per definire se e come questo dispositivo potrà essere adottato in modo permanente nel futuro. Gli esiti della sperimentazione offriranno dati e feedback importanti, sia per la Polizia locale che per le istituzioni, riguardo all’efficacia del taser come strumento di prevenzione e gestione della sicurezza pubblica.
Questa iniziativa, in linea con le operazioni di modernizzazione delle forze dell’ordine, potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nella gestione della sicurezza a Milano e influenzare altre città italiane e non solo, in termini di strategie di polizia e sicurezza urbana.