Milano chiude in ribasso insieme alle borse europee, mentre la Juventus registra un calo significativo
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta del 15 marzo 2025 con un lieve calo dello 0,26%, seguendo la tendenza negativa degli altri mercati europei e l’andamento di Wall Street. A influenzare il mercato milanese è stata la pesante flessione della Juventus, che ha visto il suo valore scendere drasticamente del 12,5% a causa dell’esclusione dalla Champions League. Lo spread tra i titoli di stato italiani (Btp) e i bund tedeschi si è mantenuto stabile a 108 punti, mentre il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,61%.
Nel listino principale, spicca la performance di StMicroelectronics (Stm), che ha registrato un incremento del 5,7% dopo che la società di analisi Jefferies ha rivisto al rialzo il target price per il titolo. Le banche sono state al centro dell’attenzione, in particolare Banco Bpm, che ha visto un aumento del 1%, raggiungendo il valore di 9,04 euro. Questo movimento è stato sostenuto dall’offerta di Unicredit, che ha registrato una leggera flessione dello 0,2% a 47,79 euro. L’assemblea per il rilancio di Anima ha visto il titolo chiudere in leggero rialzo, con un incremento dello 0,01% a 6,88 euro.
Anche Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha chiuso in positivo, con un aumento dello 0,32% a 6,29 euro, mentre Mediobanca ha subito un calo dell’0,8% a 16,50 euro. Bper ha visto un incremento del 0,6% a 6,80 euro, in un contesto di offerte sulla Popolare di Sondrio, che ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 10,03 euro. Sullo sfondo, il titolo di Generali ha registrato una flessione dell’1,22%.
Il comparto automobilistico ha mostrato segnali di positività, con Ferrari che ha visto un incremento dello 0,7%. Al contrario, Stellantis ha chiuso con un modesto aumento dello 0,02%. Campari, invece, ha concluso la giornata con un leggero calo dello 0,2%, mentre l’azienda è attualmente impegnata in un piano di ristrutturazione.
Nel settore delle telecomunicazioni, Tim ha subito vendite, chiudendo in ribasso dell’1,2%, mentre Poste Italiane ha registrato una flessione dello 0,3%. Quest’ultima si trova alla vigilia della pubblicazione dei conti e di un evento sul mercato dei capitali. Infine, a chiudere la giornata in rosso sono stati A2A con un calo del 3,2%, Leonardo con una flessione del 3,1% e Tenaris che ha visto un ribasso del 2,7%, in coincidenza con la pubblicazione dei risultati dello scorso anno.
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