Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Redazione
La gestione delle discariche abusive a Roma è un tema di forte attualità, soprattutto dopo l’incendio verificatosi a Monte Mario. L’associazione Legambiente ha già creato una mappa dettagliata nel 2021, ora resa fondamentale per l’amministrazione capitolina. Il presidente Roberto Scacchi si propone di collaborare con il Campidoglio per migliorare la situazione, mentre le autorità di controllo indagano sui recenti eventi allarmanti.
La mappa delle discariche abusive
Legambiente ha portato a termine un lavoro meticoloso, catalogando mille discariche abusive nel territorio di Roma. Questa mappa, realizzata nel 2021, si estende da via del Tecnopolo a Lunghezzina, includendo anche aree come Ponte di Nona e via della Marcigliana. La georeferenziazione delle discariche rende il documento facilmente consultabile, con informazioni dettagliate e immagini a corredo.
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha dichiarato di essere pronto a rinnovare e ampliare questa mappa, sottolineando l’importanza di affrontare il problema dell’abusivismo ambientale per evitare situazioni disastrose come quella verificatasi recentemente a Monte Mario. Sebbene alcune dismissioni siano state effettuate, risolvendo determinate criticità per il miglioramento della raccolta rifiuti, ci sono ancora molte discariche in stato di abbandono.
In particolare, l’associazione ha già documentato sei punti di accumulo abusivo tra piazzale Clodio e la salita di Monte Mario. L’assenza di una risposta incisiva e continuativa da parte delle autorità ha contribuito alla proliferazione di queste discariche. Secondo Scacchi, negli ultimi dieci anni, le amministrazioni non hanno saputo gestire adeguatamente la crisi legata alla gestione dei rifiuti, favorendo l’aumento degli ecoreati a Roma.
Per affrontare efficacemente il problema, è cruciale promuovere una differenziazione dei rifiuti più incisiva, creare impianti per l’economia circolare e aumentare il numero di isole ecologiche. Questi sono passaggi essenziali per invertire un trend negativo sulla gestione dei rifiuti in città.
L’indagine sul rogo di Monte Mario
Il recente incendio a Monte Mario ha suscitato preoccupazione non solo tra i residenti, ma ha anche attirato l’attenzione della procura di Roma. Se il sindaco Roberto Gualtieri ha attribuito la causa del rogo a un accampamento abusivo e all’uso imprudente di un pentolino da cucina, le autorità giudiziarie stanno esplorando la possibilità di cause dolose.
La procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta per fare chiarezza sulle circostanze del rogo. A coordinare l’indagine sono il procuratore capo Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Questa inchiesta rappresenta un passo importante per comprendere la natura degli incendi che, nel contesto romano, rappresentano un grave rischio non solo per l’ambiente ma anche per la salute pubblica.
La risposta di FdI e le critiche a Gualtieri
La reazione di Fratelli d’Italia alle dichiarazioni di Legambiente non si è fatta attendere. Il consigliere capitolino Federico Rocca ha criticato il sindaco Gualtieri, suggerendo che la richiesta di un nuovo sistema di mappatura da parte di Legambiente mette in evidenza l’incapacità dell’amministrazione di affrontare le emergenze ambientali.
Rocca ha definito la situazione a Monte Mario una “beffa” per Roma, sostenendo che Legambiente ha messo in luce le mancanze dell’amministrazione di fronte a una crisi che necessita di soluzioni immediate e pratiche. Con l’arrivo del Giubileo, che porterà milioni di turisti nella capitale, la questione della gestione dei rifiuti diventa ancora più pressante. L’immagine di Roma è al centro di un dibattito cruciale, in quanto la città deve dimostrare di avere le capacità necessarie per garantire la sicurezza e il benessere dei residenti e dei visitatori.