Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024 by Giordana Bellante
La città di Milano ha reso omaggio a Lina Merlin, una figura di spicco nella lotta antifascista e nella storia politica italiana, posizionando una targa sulla sua abitazione di via Catalani. La targa commemorativa, posta su richiesta dell’Anpi, serve a ricordare il suo impegno e il suo contributo all’organizzazione dell’insurrezione di Milano e alla liberazione dal regime fascista.
“Qui visse dal 1936 al 1954 contribuendo da questa casa all’organizzazione dell’insurrezione di Milano e alla liberazione dal regime fascista – Lina Merlin – deputata dell’Assemblea Costituente e Parlamentare della Repubblica”: queste le parole incise sulla targa, che sottolineano il ruolo cruciale di Lina Merlin nella lotta per la libertà e la giustizia sociale in Italia.
Lina Merlin, nata nella provincia di Padova e di professione maestra, giunse a Milano nel 1926, dopo essere stata esclusa dall’insegnamento per non aver giurato fedeltà al fascismo. Nonostante le difficoltà, Lina Merlin continuò a dedicarsi alla lotta antifascista, partecipando a incontri clandestini con altri antifascisti, tra cui Sandro Pertini e Lelio Basso, proprio nella sua abitazione di via Catalani.
Dopo il confino in Sardegna, Lina Merlin fece ritorno a Milano nel 1930, riprendendo il suo impegno nella Resistenza. Vi restò fino alla metà degli anni Cinquanta, quando si trasferì a Roma per sedere in Parlamento come senatrice della Repubblica. La sua morte avvenne a Padova nel 1979, ma le sue ceneri sono tumulate al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano dal 2013.
“Lina Merlin, una vita dedicata alla lotta per la libertà e la giustizia sociale”
La figura di Lina Merlin rappresenta un esempio di impegno e dedizione alla causa della libertà e della giustizia sociale. Durante la sua vita, Lina Merlin non solo si oppose al regime fascista, ma si batté anche per i diritti delle donne e per l’abolizione della regolamentazione della prostituzione.
Il suo nome è infatti legato alla legge con cui venne abolita la regolamentazione della prostituzione, che segnò la fine delle case di tolleranza e introdusse i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Questa legge, nota come Legge Merlin, rappresentò un passo importante nella lotta per i diritti delle donne e per l’emancipazione femminile.
Lina Merlin fu anche una deputata dell’Assemblea Costituente e una parlamentare della Repubblica Italiana, contribuendo alla costruzione della democrazia nel nostro Paese. La sua eredità politica e sociale è ancora oggi fonte di ispirazione per molti.
La targa posta sulla sua abitazione di via Catalani serve a ricordare il suo impegno e il suo contributo alla lotta per la libertà e la giustizia sociale in Italia, affinché le future generazioni possano conoscere la storia di una donna coraggiosa e determinata, che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e alla lotta per la libertà.